Pedaggi «liberi» non pagati
Pedemontana chiede il conto

La società informerà la Polizia Stradale perché vengano emesse sanzioni agli automobilisti inadempienti.

Autostrada pedemontana lombarda spa avvierà ufficialmente le procedure sanzionatorie nei confronti degli utenti che non hanno pagato il pedaggio. La società è concessionaria delle tratte autostradali A36, A59 e A60 che, sebbene attraversino le province di Monza-Brianza, Como e Varese, per motivi soprattutto di lavoro sono molto percorse anche da numerosi bergamaschi. Queste tre infrastrutture (un’autostrada e due tangenziali) sono le prime «free flow» (a flusso libero) d’Italia ossia senza caselli. Sulle corsie sono installate apparecchiature che registrano la targa dell’utente al quale poi, entro 15 giorni dal transito, spetterà pagare il pedaggio attraverso i vari strumenti elettronici o informatici a disposizione (Online, Bancomat, apposita App). Molti, però, (volontariamente oppure perché non hanno ancora capito la procedura) omettono di farlo. Di tutti gli utenti dell’A36, A59 e A60 (il cui numero complessivo non è stato reso noto), nel 2016 il 19,69% non ha pagato il pedaggio. Nel 2017 il 18,89%. Verso i suoi creditori Autostrada pedemontana lombarda spa ha, quindi, deciso di dare il via agli appositi accertamenti.

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