Piani dell’Avaro, si torna a sciare
Ma resta il pedaggio per il transito

Una notizia che non piacerà a molti: il pedaggio per il transito sulla strada che da Cusio porta ai Piani dell’Avaro (circa 7,5 chilometri), introdotto lo scorso giugno e in scadenza, sarà prorogato almeno fino a dicembre.

Anzi: probabilmente resterà in vigore per tutto inverno e primavera, con la sensazione che diventerà permanente. Con un progetto già definito: con quei fondi si potrà sistemare la strada comunale che dal paese porta all’altopiano, garantendone di fatto l’apertura, anche durante le nevicate. Cosa che, al contrario, proprio per mancanza di fondi, non sempre è stato finora possibile.

Sono esclusi dal pagamento i motoveicoli, quindi i residenti di Cusio, Santa Brigida, Averara e Ornica, oltre a proprietari e gestori di attività sull’Avaro.

La piccola stazione altobrembana era rimasta chiusa lo scorso inverno per la difficoltà di trovare l’accordo con un gestore: ora invece gli impianti ripartiranno. I nuovi accordi (triennali) prevedono che il gestore (Remo Cattaneo di Santa Brigida) abbia un contributo per la pulizia della strada provenienti dalle attività commerciali ai Piani dell’Avaro, ovvero rifugio-albergo Monte Avaro (gestito dallo stesso Cattaneo), Ristorobie, Centro Al Ciar, Alpina Sas (la società del gestore), e dalla Cogima (proprietaria del rifugio Monte Avaro); fondi arriveranno anche dai Comuni della Valle Averara (Cusio, Santa Brigida e Averara) e, in minima parte, da una dozzina di attività commerciali della stessa valle.

Il costo del pass è stato finora di due euro al giorno, 5 euro quello settimanale e 30 lo stagionale. I ticket giornalieri e settimanali possono essere acquistati al parcometro posizionato in località Piazze (circa 1.800 metri prima dell’inizio della strada a pagamento, poco fuori il centro di Cusio) oppure in negozi, bar e ristoranti del paese.

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