Piano anti degrado a Zingonia
Buoni risultati, ma ora fondi finiti

«Non può finire tutto qua. Ne vale la rinascita di Zingonia». Su questo punto si sono trovati tutti d’accordo i partecipanti all’incontro convocato nei giorni scorsi a Verdellino per fare il punto sul progetto «Zingonia 3.0».

Il progetto è iniziato 18 mesi fa ed è stato realizzato da enti specializzati nel settore sociale, coordinati dalla fondazione San Giuliano di Ciserano. L’obiettivo è promuovere fra gli abitanti del quartiere attenzione al territorio, la vicinanza fra famiglie il rispetto delle regole nei condomini. Scopi che, secondo tutte le parti coinvolte, sono stati raggiunti. Ma c’è ancora molto da fare.

Per capirlo basta considerare il numero di condomini a Zingonia: solo nei confini di Verdellino, fra piazza Affari e corso Asia dove il progetto si è maggiormente concentrato, ce ne sono 20 (per un totale di 450 appartamenti). Il problema è che sono finiti i fondi. Il progetto è costato 179 mila euro di cui 100 mila finanziati dalla Fondazione Cariplo, che non darà più contributi. La rimanenza è stata versata dalla fondazione San Giuliano e dagli enti che ha coordinato; dai Comuni e poi dall’ambito di Dalmine.

L’incontro dei giorni scorsi, oltre a fare il punto sul progetto, ha puntato lo sguardo al futuro. «Una cosa è certa. Non possiamo fermarci qui - ha affermato il presidente della fondazione San Giuliano Pierluigi Maffioletti -. Alcuni interventi non possono terminare proprio ora che stanno iniziando ad avere importanti risultati». Uno è quello sul «Barbara 1» (composto da 33 appartamenti), fra i condomini con la situazione debitoria peggiore (circa 2.000 euro ad appartamento) per il pagamento dell’utenza dell’acqua. Grazie al progetto «Zingonia 3.0» il condominio ha iniziato a pagare regolarmente il consumo corrente e a rientrare del debito accumulato.

«L’intenzione - afferma il sindaco di Verdellino Giuseppe Maci - è applicare lo schema di lavoro seguito per il “Barbara 1”, che si è rilevato vincente, agli altri condomini problematici». Il pensiero va soprattutto a «Le 4 torri», in via Oleandri, (composte da 144 appartamenti) dove c’è un’altra pesante situazione debitoria per quanto riguarda l’acqua (1600 euro ad appartamento). E dove si sta manifestando, ormai da tempo, un preoccupante stato degrado.

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