Piano del trasporto, il giorno delle scuse ufficiali

Da Atb e Comune per i disagi del primo periodo. Le novità: più corse per l’1C, capolinea del 3 all’Ostello, 8 festivo sino al Gleno

Le scuse ufficiali, quelle senza mezzi termini e in un certo senso più sentite, sono arrivate ieri sera. Perché finora le giustificazioni di Atb sui disagi legati alla rivoluzione del sistema di trasporto urbano erano sempre state espresse nel pieno della polemica e in un dibattito talmente infuocato che qualcuno magari non le aveva sentite chiaramente. Ieri, invece, durante il Consiglio comunale straordinario sulla rivoluzione del trasporto urbano che passerà alla storia anche per i disagi sopportati dagli utenti, sono risuonate a chiare lettere.

Le scuse

Il primo a rivolgersi ai cittadini è Giorgio Paglia, con un’espressione barocca ma esplicita: «Mi occorre l’obbligo di palesare il mio dispiacere per i disagi provocati ai cittadini», ha chiosato il presidente dell’azienda di trasporto pubblico, prima di addentrarsi nell’illustrazione del quadro normativo alla base della riforma stessa.

Segue a ruota il direttore Gianni Scarfone: «Rinnoviamo le nostre scuse a tutti gli utenti». Le scuse - pronunciate anche dall’assessore alla Mobilità Maddalena Cattaneo - erano state precedute dall’illustrazione delle novità già annunciate la scorsa settimana.

Le novità

Due corse in più per l’1C, la linea che collega la città allo scalo di Orio; un nuovo percorso invernale per la linea 2 che in questo periodo non dovrebbe più transitare dalla zona delle piscine per dirigersi direttamente alla stazione; capolinea della 3 all’Ostello della gioventù come previsto inizialmente; prolungamento della linea 6 fino al supermercato Gs di via Ruggeri da Stabello e un collegamento extra della 8 con la casa di riposo di via Gleno nei giorni festivi.

Queste le modifiche principali che dovrebbero entrare in vigore dal 1 aprile. Costo totale: 166.900 euro all’anno. «Sono in corso approfondimenti con i Comuni dell’area urbana – ha precisato il direttore generale – per accogliere alcune loro richieste che dovrebbero ulteriormente migliorare il servizio. Non possiamo però trascurare che qualche dato positivo c’è già sia per ciò che riguarda il rinnovo degli abbonamenti nell’area allargata (oltre 30 mila, ndr) sia in città. Anche l’andamento dei reclami è incoraggiante, complessivamente sono stati finora 842 e dalle 101 segnalazioni della settimana compresa tra il 24 e il 30 gennaio siamo passati alle 62 della scorsa».

Quindi la presentazione di tre documenti tutti approvati all’unanimità, eccetto quello della Lega che è stato bocciato in due punti: il ripristino della linea 7 all’ospedale e lo spostamento alle Autolinee di alcuni capolinea ora a Porta Nuova.

Il dibattito

Con il primo ordine del giorno della maggioranza sono state sollevate alcune questioni riguardanti la necessità di ottenere maggiori risorse dalla Regione, la definizione di un programma integrativo di adeguamento dei servizi e il coinvolgimento della Provincia. Anche An, tramite il secondo documento, ha chiesto un maggiore coinvolgimento economico dei Comuni della Grande Bergamo. Infine l’ordine del giorno della Lega che, tra l’altro, ha sottolineato soprattutto la questione delle Autolinee: «Il calo dell’utenza, se i dati a mia disposizione verranno confermati - ha incalzato Daniele Belotti -, si aggira attorno al 30% e la questione non riguarda solo i commercianti, ma, in un’ottica più ampia, investe l’intera città considerate le previsioni sugli investimenti che, nei prossimi anni, dovrebbero trasformare questa zona in uno snodo nevralgico del trasporto cittadino».

Unica e accorata la richiesta di Valerio Marabini: «In questo piano – ha precisato il consigliere della Lista Veneziani –, manca una linea, quella che definirei la linea salvavita, ovvero un servizio notturno che colleghi la città alle discoteche». Ai giovani pensa anche Paolo Scanzi di Rifondazione: «Bisognerebbe reintrodurre, accanto all’abbonamento annuale, quello mensile, perché molti ragazzi con la bella stagione utilizzano il motorino». Più ampia l’obiezione di Giuseppe Anghileri dell’Aratro: «Credo che qualsiasi razionalizzazione delle linee sia fondamentalmente vana senza un adeguato miglioramento delle condizioni viabilistiche». «È indispensabile – ha aggiunto Eugenio Aversa della Lista Bruni – una presa d’atto del governo centrale e di quello regionale perché vengano adottate politiche di potenziamento del mezzo pubblico».

«Più accortezza nei confronti degli utenti e meno fretta», sono state invocate invece da Domenico Cappuccio dell’Udc. A porre le questioni delle «differenziazioni tarrifarie, dei combustibili ecologici e del trasporto a chiamata sui colli», ci ha pensato infine Gianfranco Ceci, di Forza Italia. La seduta si era aperta con la commemorazione di Roberto Minardi da parte del sindaco.

(22/03/2005)

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