Più ricco il museo dei minerali a Schilpario

Un’autentica passione lega lo scalvino Antonio Pizio al mondo dei minerali, una predilezione talmente spiccata per il mondo delle rocce da indurlo ad allestire un’esposizione aperta al pubblico con la sua ricca collezione, composta da oltre 2.000 pezzi. Da tempo la mostra è ospitata nel piano semi-interrato dell’Hotel San Marco, che Pizio gestisce, con la famiglia, a Pradella di Schilpario. Quest’anno, per il Museo permanente di minerali e fossili, c’è una grande novità: da ottobre potrà avvalersi di un nuovo allestimento, dotato di vetrinette e di un più consono impianto d’illuminazione. Gli interventi che miglioreranno le sale del museo saranno attuati grazie ad un finanziamento regionale di 10 mila euro.Il contributo assume anche la valenza di premio, per l’attività di ricerca e catalogazione effettuata dall’appassionato cinquantenne nel corso degli anni. Il museo è visitato annualmente da centinaia di persone, ed è diventata meta di visite didattiche da parte di scolaresche di tutta la provincia e anche oltre. Nelle teche del museo, oltre a rocce e minerali tipici e diffusi, Pizio conserva anche pezzi rari, grazie ai quali la sua esposizione ha ottenuto svariati riconoscimenti. Tra i minerali, spiccano i cristalli, il quarzo ametista e una fluorite di Zogno del peso di un quintale. Quest’ultimo pezzo è talmente particolare che il Museo di storia naturale di Milano lo ha chiesto in prestito. Con il nuovo allestimento, nel museo troveranno posto anche i pezzi unici, scoperti nel 2000 sul gruppo montuoso dell’Adamello, di varietà ebanite di cristalli di Tormalina.

(02/08/2004)

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