Cronaca
Mercoledì 16 Luglio 2003
Polstrada di Bergamo sgomina banda di kosovari
I 19 immigrati eludevano la sorveglianza di sofisticati sistemi d’allarme. Gli agenti hanno adottato le più moderne tecniche di investigazione per catturarli
Aveva colpito almeno due volte anche in provincia di Bergamo la banda specializzata in furti nelle aziende finita in trappola dopo un’indagine avviata dalla Polizia stradale di Seriate: nel dicembre del 2002 quattro auto erano state rubate da un autosalone di Calcinate, mentre nel gennaio scorso era stata presa di mira la Cassa Rurale di Caravaggio, dove i ladri erano penetrati facendo un buco nel muro.
Diciannove in totale le persone arrestate, tutti immigrati kosovari, dalla polstrada di Bergamo e dalla squadra mobile di Milano: tutti gravitavano nel milanese e utilizzavano l’autostrada per raggiungere velocemente i paesi dove colpire e per sparire altrettanto rapidamente.
Le indagini erano partite dopo che una pattuglia della stradale di Seriate aveva intercettato nell’autunno dell’anno scorso a Erbusco una Alfa 156 con quattro persone: l’auto era stata inseguita a lungo, e fermata nel milanese dove tre persone erano finite in manette mentre un’altra era riuscita a fuggire.
L’auto era piena di refurtiva: da qui si è risaliti col tempo a una serie di ben 46 furti compiuti in Lombardia, Veneto, Emilia e Toscana. Dopo il primo arresto, la zona d’azione era stata spostata dall’A4 all’Autosole, ed è entrata in campo così la polizia milanese: in particolare venivano prese di mira aziende, dove venivano rubate le cassaforti, i computer e tutti gli oggetti di valore.
La banda penetrava negli uffici eludendo anche i più sofisticati sistemi di allarme: la refurtiva veniva portata via utilizzando per il trasporto automezzi rubati alle stesse società. Gli investigatori della Polstrada sono riusciti a risalire ai componenti della banda utilizzando i più moderni mezzi della tecnologia quali localizzatori satellitari Gps, intercettazioni ambientali e telefoniche.
(16/07/03) Su L’Eco di Bergamo del 17 luglio 2003
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