Polveri, nel 2006 il limiteè stato superato già 35 volte

Bergamo raggiunge così il numero massimo di giornate di emergenza smog concesso dal decreto ministeriale del 2002, che recepisce i dettami europei.

Il colpo di coda dell’inverno, che ha portato temperature nuovamente rigide, e il traffico hanno fatto nuovamente lievitare i valori dell’inquinamento dell’aria da polveri sottili, soprattutto nelle zone cittadine. E Bergamo raggiunge così il limite dei 35 giorni di emergenza smog concessi dal decreto ministeriale del 2002, che recepisce i dettami europei. In città si è passati dai 43 microgrammi del valore di mercoledì (sotto il valore limite fissato dalla normativa a 50 microgrammi) ai 59 microgrammi di giovedì. Situazione pressoché identica a Treviglio, dove si è passati da 46 microgrammi a 58. I livelli delle polveri sono invece stabili - ma sempre oltre la soglia massima - nel resto della provincia: a Osio Sotto 63 microgrammi giovedì, stesso valore della giornata di mercoledì; a Lallio 50, stesso livello di mercoledì. Non è disponibile per la giornata di giovedì il livello delle polveri a Filago, dove mercoledì si registravano 59 microgrammi per metro cubo. Nel 2004 tutti i capoluoghi lombardi ad eccezione di Varese varcarono il limite dei 35 giorni, arrivando anche a quota 100 giorni (Brescia) e 105 giorni (Lodi). Nello stesso anno Bergamo superò i 70 giorni annui di polveri sottili fuori legge. Nel 2005 non è andata meglio: a marzo la città aveva già ampiamente raggiunto e sopravanzato i 35 giorni concessi, raggiungendo i 50 giorni nella prima decade del mese. Quest’anno invece l’infrazione della norme europea è arrivata in ritardo di qualche settimana.(17/03/2006)

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