Pontida: facciamo la pace col Barbarossa

Il sindaco leghista a sorpresa propone un gemellaggio con Waiblingen, la città natale di Federico I La replica: «Molto contenti, ma siamo già con Jesi. Possiamo però inventare iniziative insieme»

Lega Lombarda? Il nome è un programma: ricorda la lotta dei Comuni italiani, e lombardi in particolare, contro il potere «centralista» dell’imperatore Federico I detto il Barbarossa. Ma a quasi otto secoli e mezzo dal mitico Giuramento che sancì la nascita della Lega d’allora, Pontida vuole riconciliarsi con Waiblingen, città natale proprio del Barbarossa. In questi giorni l’Amministrazione comunale sta infatti predisponendo la documentazione per arrivare al gemellaggio con la cittadina tedesca. A coordinare il tutto per incarico del neosindaco Pierguido Vanalli - l’amministratore della Lega che nel giugno scorso è riuscito a conquistare il Comune tanto caro a Umberto Bossi - la responsabile della biblioteca, dottoressa Loretta Pusceddu.

«Dopo la vittoria della nostra lista alle elezioni comunali di giugno- spiega il sindaco -, abbiamo discusso di iniziative da intraprendere collegate alle vicende storiche della nostra cittadina. Da qui l’idea di attivarci per rendere possibile il gemellaggio con la città natale del Barbarossa, cercando così di firmare la "pace", dopo oltre otto secoli. Non dimenticando tra l’altro che Federico I fu alla guida della terza Crociata, assieme ai Re di Francia e d’Inghilterra».

«È storicamente provato, il Giuramento del 7 aprile 1167, avvenuto nell’Abbazia di Pontida, con la nascita dell’alleanza dei comuni lombardi -spiega la Pusceddu-: e, guardando la circostanza in ottica europea, l’intento del Comune è di arrivare a rapporti di amicizia e collaborazione con la cittadina tedesca. Non dimentichiamoci infatti che dal Giuramento nacque quella lega dei comuni italiani che sconfisse Federico I a Legnano, nel 1176».».

Waiblingen è una città di 55 mila abitanti, a 15 km da Stoccarda, di grande rinomanza storica riferita alla famiglia degli Hohenstaufen, con il Barbarossa e il nipote Federico II, considerato quest’ultimo il primo sovrano "moderno" per il concetto dello Stato, l’alto senso della legge e gli interessi culturali e scientifici.

«Per l’Amministrazione comunale- sottolinea la responsabile della biblioteca- è un sogno nel cassetto quello di arrivare, in modo sollecito, al gemellaggio, avviando cosi legami che potranno dare sviluppo anche a relazioni turistiche. Tra l’altro l’avvio di questo nuovo legame s’inquadra nel percorso già avviato nel 2001 dalla precedente Amministrazione, con l’avvio di una stretta collaborazione con Cluny, l’abbazia francese di riferimento per quella di Pontida. Il gemellaggio allora non fu possibile per l’indisponibilità di Cluny, giustificata dai tanti legami europei della cultura cluniacense».

La tedesca Waiblingennel 1996 si è già gemellata con Jesi, nell’Anconetano, cittadina natale di Federico II, e il legame storico culturale con l’Italia è stato dunque avviato. Ora da parte della bibliotecaria di Pontida si sta procedendo alla stesura di una lettera ufficiale da inviare, entro il prossimo novembre, al sindaco della città tedesca. I tempi si prospettano comunque piuttosto lunghi, per i diversi aspetti burocratici da affrontare.

Fra l’altro dovrà essere istituito un Comitato, coinvolgendo tutte le associazioni locali, mentre la decisione finale dovrà essere adottata da parte del consiglio comunale. Naturalmente gli amministratori locali, con in testa il primo cittadino, sperano che le autorità comunali della cittadina tedesca aderiscano a questa iniziativa, con tutti gli aspetti positivi che il gemellaggio potrà avere.

(29/10/2004)

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