Pontirolo, inseguimento ad alta tensione
Arrestato ladro in fuga su un’auto rubata

Protagoniste due «gazzelle» dei carabinieri. L’uomo fermato un 36enne albanese irregolare, deve scontare già condanne per 11 anni di carcere.

Era ricercato dalla Procura della Repubblica di Lodi e di Milano, l’albanese 36enne pregiudicato, irregolare sul territorio nazionale, che, nella notte tra venerdì 19 e sabato 20 gennaio, ha ingaggiato un inseguimento da film lungo alcuni chilometri con due “gazzelle” dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Treviglio. Lo straniero è stato intercettato a Verdetto ed è stato “tallonato” per diversi minuti sino ad essere bloccato definitivamente a Pontirolo Nuovo. Anche qui, a piedi, ha cercato di sfuggire ai militari dell’Arma che lo hanno però arrestato.

Su di lui pendevano ben due distinti provvedimenti di carcerazione per cumulo pene per reati contro il patrimonio. Un ordine di carcerazione era stato emesso dalla Procura della Repubblica di Lodi nell’estate del 2017 per 6 anni e 2 mesi di reclusione, il secondo, invece, dalla Procura della Repubblica di Milano, per 4 anni e 8 mesi di reclusione, pendente addirittura dal 2014, per un totale appunto di quasi 11 anni di carcere.

Il 36enne viaggiava a bordo di una Peugeot provento di furto in abitazione in provincia di Lecco nei giorni scorsi. In auto i militari dell’Arma hanno rinvenuto diversa refurtiva (gioielli, orologi, un PC portatile e chiavi di autovetture varie). Inoltre sono stati rinvenuti numerosi arnesi atti allo scasso (tenaglie, cacciaviti, una smerigliatrice, ecc.) oltre a dei walkie talkie, quest’ultimi utilizzati probabilmente per comunicazioni via radio per non farsi intercettare dalle Forze dell’Ordine.

Oltre ai due provvedimenti di carcerazione, gli sono stati quindi contestati anche i reati di resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e possesso di strumenti da scasso. Dopo le formalità di rito l’albanese è stato quindi portato in carcere a Bergamo .

Gli investigatori dell’Arma sono convinti che l’arrestato non fosse solo e facesse in particolare parte di “una batteria” di malfattori specializzati in furti in abitazione ed in danno di esercizi commerciali.

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