Bloccati in cordata nella nebbia
Task force di soccorso: salvi due alpinisti

Giornata impegnativa oggi per i tecnici della VI Delegazione Orobica del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Le squadre, composte in tutto una quindicina di persone, sono rientrate nella prima serata di domenica 11 ottobre da un intervento complicato, che ha riguardato il recupero di due alpinisti, un uomo e una donna, bloccati in cordata.

Stavano scendendo dal versante sud della Presolana, lungo la Via Saglio, quando la donna si è infortunata a una gamba, per cause da accertare. Non riusciva a proseguire e quindi hanno allertato i soccorsi: è decollata l’eliambulanza del 112, che però non riusciva ad avvicinarsi, perché in prossimità dei due alpinisti c’erano nebbia e condizioni meteorologiche avverse; allora il mezzo ha imbarcato i primi due tecnici, quelli sempre presenti in base per le emergenze presso il Centro operativo di Clusone, e li ha trasportati in quota.

Un’altra squadra di quattro soccorritori nel frattempo è sopraggiunta, pronta per partire; anche loro sono stati elitrasportati nei pressi del luogo dell’intervento; altri cinque tecnici sono rimasti a disposizione, in caso di ulteriore supporto. Il Dipartimento di Protezione civile della Lombardia ha pure messo a disposizione un secondo elicottero, già predisposto per il decollo da Vilminore di Scalve, nel caso in cui si fossero resi necessari altri movimenti.

Quando la nebbia si è aperta l’eliambulanza, con un ultimo tentativo di avvicinamento, è riuscita a localizzare e a raggiungere i due alpinisti, che sono stati recuperati con il verricello e poi trasportati in ospedale per accertamenti. «Un intervento complesso – spiegano dal Soccorso alpino – con esito positivo proprio grazie alla collaborazione e al coordinamento fra le squadre del Soccorso alpino e l’équipe dell’eliambulanza, che hanno lavorato congiuntamente in condizioni non facili».

Per l’altra operazione invece si è trattato del recupero di un escursionista, un uomo di Samarate (Varese), che era uscito da solo per un’arrampicata in Presolana. La chiamata è giunta poco prima delle 14,30. A un certo punto si è fatto male a un piede ma è sceso da solo fino a Baita Resinelli; poi però ha deciso di chiedere aiuto perché non poteva più andare avanti. Lo hanno raggiunto con un mezzo speciale fuoristrada del Cnsas e lo hanno trasportato a valle.

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