Ieri la colonnina di mercurio ha completato un’altra delle sue scalate. Alle 16, secondo i dati dell’osservatorio meteo dell’Istituto sperimentale di cerealicoltura, il caldo ha raggiunto a Bergamo i 36,8 gradi, con una minima impressionante: 24,6. Conclusione che ormai non sorprende più nessuno: è stata una temperatura da record, è stato il 5 agosto più caldo degli ultimi 52 anni. Non è stato record assoluto: quello - con 39,2 gradi - appartiene al lontano luglio 1983.
PERCEPITI 42 GRADIMa attenzione, perché è vero che la giornata di ieri non passerà alla storia come la più calda dell’ultimo mezzo secolo, ma di fatto lo è stato. «Già - spiega il meteorologo Marco Bertolini - perché ricordo che nell’83 si raggiunsero i 39,2 gradi, ma con una percentuale bassissima d’umidità. Invece, oggi (ieri, ndr) siamo in presenza di 36,8 gradi con il 48 per cento d’umidità. Questo significa che la temperatura percepita dal nostro organismo è salita tra i 40 e i 42 gradi». E la dimensione del fenomeno del caldo di questi primi giorni d’agosto la danno anche le temperature registrate nelle prime ore del mattino: ieri, per esempio, alle 9 (che poi sono le 8) si registravano 29 gradi e un’umidità del 72 per cento. Impressionante.
L’OZONO RESTA SOPRA LA NORMA
L’ozono resta sopra il livello d’attenzione anche per quanto riguarda i dati che riguardano il periodo fra le 8 di ieri e le 7 di questa mattina, mercoledì 6 agosto. Livello superato in entrambi i punti di rilevamento dell’Arpa: 191 i microgrammi rilevati in via San Giorgio (ieri 183), in via Goisis ben 236 (ieri 231). L’ozono è oltre i limiti ormai da quattro giorni consecutivi. Per quanto riguarda le polveri sottili oggi 39 microgrammi in via San Giorgio, 41 a Seriate, 39 a Lallio.
TERMOMETRI ANCORA ALL’INSÙ
Altra boccata d’aria condizionata in palio per chi indovina come andrà oggi. Ovvio: andrà ancora peggio. Secondo i bollettini meteo diffusi dall’Ente regionale per i servizi all’agricoltura, le temperature oggi potrebbero salire ancora di circa un grado, raggiungendo mediamente in Lombardia i 39 gradi. «A Bergamo forse qualcosa in meno - dice ancora Bertolini - visto che da noi qualche refolo di vento in più si avverte. Comunque un aumento ulteriore è prevedibile». E la pioggia? Su questo indovinare è ancora più semplice. Non arriverà. Le previsioni meteo sono desolatamente monotone: niente acqua in pianura, qualche spruzzata sui monti, ma solo lì. I bollettini meteo lasciano qualche speranza per la giornata di domani. Le temperature non daranno tregua (previsti ancora 37 gradi), ma per le pianure si parla di precipitazioni di «debole intensità». In una simile situazione, basta accontentarsi. Per il resto, le massime diminuiranno anche venerdì, per tornare a salire inesorabili sabato e domenica.
DUE CENTRALI TORNANO IN FUNZIONE
Nonostante tutta questa calura, anche ieri l’annunciato blackout non si è verificato. I Comuni interessati in Bergamasca erano 179, mentre oggi i predestinati a restare al buio in una o più fasce orarie erano un’ottantina. Già, perché in serata il Gestore della rete ha annunciato che il rischio di distacco della corrente nelle utenze civili è del tutto escluso, grazie al rientro in funzione di due centrali in Lombardia e in Lazio che garantiranno la produzione di 800 megawatt.
Ieri, però, la Dalmine ha nuovamente ricevuto una richiesta di interruzione dei consumi di energia elettrica da parte del Grtn. Come è puntualmente avvenuto negli ultimi due mesi, nelle giornate a rischio blackout, l’azienda è stata chiamata a fermare i consumi dell’acciaieria per cedere 100 megawatt al sistema esterno. Ieri però il reparto si trovava già in stato di fermo così come lunedì, per un programma interno di manutenzione che si svolge ogni anno ad agosto. «Eravamo già fermi per conto nostro – spiega l’amministratore delegato di Dalmine Energie, Fabio Leoncini -. In questi giorni comunque resta la situazione d’allarme, speriamo svanisca con le ferie d’agosto e l’alleggerimento dei carichi sul sistema elettrico».
(06/08/2003)
© RIPRODUZIONE RISERVATA