Prima la neve, poi i piloti fuori servizioE il viaggio vacanza diventa un incubo

Prima la neve, poi il «superlavoro» dei piloti: così quello che doveva essere un viaggio di vacanza, per quasi 200 passeggeri in partenza mercoledì 28 dicembre da Orio al Serio e diretti a Londra si è trasformato in un incubo, con nottata in aeroporto, sistemazione precaria, ore e ore di attesa. Nel gruppo anche una dozzina di bambini, tra cui uno disabile. La sensazione di essere abbandonati e di non poter far nulla. L’aereo è finalmente partito questa sera, alle 19.30, dopo 24 ore.Tutto è cominciato con l’impossibilità, per il volo Ryanair delle 19 di mercoledì 28, di decollare a causa delle condizioni meteo, vista la nevicata incessante sull’aeroporto, dal mattino. Sembrava un normale ritardo e la partenza è slittata di ora in ora. Intanto è arrivata notte, ma all’1.30 i passeggeri hanno pensato di farcela a lasciare Bergamo: sono stati infatti imbarcati, per partire. A questo punto, però, è subentrata la «causa tecnica»: i piloti avevano ormai prolungato oltre misura il proprio orario di servizio. E quindi, tutti di nuovo a terra, in aeroporto, a cercare una sistemazione tra le sedie dello scalo, per affrontare al meglio la notte.

Forte il malcontento tra i passeggeri a terra, soprattutto perché - questa la lamentela - non trovavano interlocutori e si sono sentiti abbandonati e senza informazioni adeguate.

(29/12/2005)

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