Bocia, chiesta pena di 6 anni
E 165 per tutti gli ultrà coinvolti

Il pm Carmen Pugliese ha presentato le sue richieste nell’ambito del processo per gli ultrà dell’Atalanta e del Catania.

Sei anni la pena richiesta per Claudio «Bocia» Galimberti, storico leader della curva. Il reato più grave imputato al Galimberti è il concorso in rapina (nell’aggressione all’ultrà juventino Francesco Mazzola), ai quali si aggiungono poi una trentina di capi d’imputazione: risse, violazioni daspo, l’aggressione al giornalista de L’Eco di Bergamo Stefano Serpellini, la radunata sediziosa e i danneggiamenti alla Bèrghem Fest.

In totale la somma richiesta per le 143 posizioni in giudizio si aggira intorno ai 165 anni di reclusione: 120 per gli 87 ultrà dell’Atalanta e 45 per i 56 del Catania. Per il sindaco di Gandosso, Alberto Maffi, sono stati chiesti un anno e 4 mesi. Per quanto riguarda l’aggressione al tifoso juventino, chiesta l’assoluzione per Jean Luc Baroni (inizialmente individuato come autore), per non aver commesso il fatto. Per il nuovo sospettato, Camillo Perretta, è stata chiesta la trasmissione degli atti in Procura.

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