Promotore finanziario arrestato in Calabria È accusato di truffe per oltre 3 milioni di euro

Due persone, Antonino Siclari, di 36 anni, promotore finanziario, e la moglie, Annunziata Trapani, di 30 anni, sono state arrestate dai carabinieri, con l’ accusa di avere compiuto una serie di truffe ai danni di persone che avevano avviato degli investimenti, al termine di un’operazione durata tre anni e denominata «Amici miei». La truffa contestata alla coppia di coniugi ammonta a circa tre milioni e mezzo di euro. Siclari e la moglie, entrambi di Reggio Calabria, sono stati arrestati ieri mattina: l’uomo è stato prelevato da suo ufficio a verdellino, la moglie era in vece in casa a Pognano. La coppia si era trasferita nella Bergamasca da circa 6 mesi, nella speranza di sottrarsi alle richieste di risarcimento delle persone truffate. Le indagini che hanno portato ai due arresti hanno preso spunto, secondo quanto si è appreso, dalla lettera-confessione scritta da un pensionato, complice di Siclari e della moglie, nell’ aprile del 2002 prima di suicidarsi. Il pensionato, Gioacchino Marra, si uccise per il rimorso di avere rovinato decine di investitori. I quasi tre anni trascorsi dal momento del suicidio di Marra hanno consentito ai carabinieri di riscontrare le accuse fatte dal pensionato e di ricostruire il percorso della truffa messa in atto da Siclari, titolare a Reggio Calabria di un’agenzia di promozione finanziaria, e dalla moglie. Le indagini dei carabinieri proseguono adesso, in Italia ed all’ estero, per ricostruire l’ intera dinamica della truffa ed identificare tutte le persone coinvolte. La stima della truffa accertata al momento dai carabinieri, tre milioni e mezzo di euro, sarebbe soltanto approssimativa e potrebbe essere suscettibile, dunque, di aumento nel prosieguo delle indagini.

I carabinieri hanno già individuato una terza persona che sarebbe stata complice della truffa, di cui non sono state rese note al momento le generalità. Indagini sono in corso inoltre su altre due persone accusate anche loro di avere partecipato alla truffa, messa in atto tra il 1999 ed il 2002. Gli elementi di prova raccolti dai carabinieri si basano anche sulle denunce presentate dalle decine di persone vittime della truffa. Le indagini dei carabinieri mirano anche all’ individuazione delle somme sottratte, grazie alla truffa, agli investitori della vicenda. S’indaga anche per accertare il totale delle persone truffate, il cui numero sarebbe di gran lunga superiore rispetto a quanti hanno presentato le denunce. L’ operazione che ha condotto ai due arresti è stata eseguita dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, in collaborazione con i militari del Comando provinciale di Bergamo.

Nelle foto: Antonino Siclari e la moglie Annunziata Trapani

(14/06/2005)

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