Prostituzione: la Squadra Mobile sgomina banda di nigeriani

Minacciando di sottoporre a riti woo-doo i loro familiari rimasti in Nigeria, le costringevamo a prostituirsi dopo averle portate in Italia garantendo loro un lavoro regolare. In manette, grazie ad un’operazione della Squadra Mobile della Questura di Bergamo, sono finite due dei tre componenti di una banda dedita alla sfruttamento della prostituzione.L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Maria Cristina Rota, era partita nel gennaio del 2007, dopo la denuncia presentata da una delle vittime, allora ancora minorenne. Il capo della banda è ritenuto Florence Aibangbee, 28 anni, nigeriana, conosciuta come Jennifer. La donna è stata arrestata il 30 giugno scorso a Mursia, in Spagna, dove si era rifugiata da una sorella, ed estradata lunedì scorso in Italia. In carcere è finito anche il suo compagno, Frank Tommy Eribo, 32 anni, nigeriano, arrestato a marzo in un appartamento di Dalmine. Le indagini proseguono invece per risalire alla terza ed ultima persona indagata, Joy John, una giovane donna ghanese di 21 anni, che aveva il compito di sorvegliare le giovani vittime sulla strada. Entrambi gli arrestati erano incensurati e in possesso di un regolare permesso di soggiorno. In particolare la donna, che viveva in Italia da cinque anni, era stata regolarizzata nel dicembre del 2007 dopo un matrimonio di comodo con un bergamasco. L’attività andava avanti almeno da un paio d’anni: le ragazze venivano contattate in patria e portate in provincia di Bergamo, dove erano poi costrette a prostituirsi nella zona di Ghisalba (Bergamo), anche sotto minaccia. Gli indagati dovranno rispondere di sfruttamento della prostituzione.(18/07/2008)

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