Protezione Civile: preallarme per vento a 90 km/h

Arriveranno a sfiorare i 90 km all’ora le raffiche di vento previste martedì 4 settembre in Lombardia nelle valli alpine, sui settori occidentali e anche in pianura, con rinforzi che dal mattino si faranno più intensi tra le 14 e le 24. Le previste condizioni di vento, unite al brusco abbassamento della quota dello zero termico (da 3200 a 1700 m), porterà un repentino aumento della percezione del freddo (effetto windchill) in montagna. Lo riferisce la nota informativa diffusa dalla Protezione Civile della Regione Lombardia sulla base delle previsioni meteo emesse da Arpa Lombardia - Servizio Meteorologico Regionale.I rinforzi di vento più significativi si verificheranno con previste velocità medie orarie massime di 30-40 km/h e punte massime fino a 90 km/h. Una nuova e parziale intensificazione è attesa per mercoledì 5 settembre. La Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Lombardia ha informato tutte le prefetture, le Province, la direzione regionale dei Vigili del Fuoco e gli altri Enti interessati suggerendo la necessità di un’attenta sorveglianza di eventuali impalcature o carichi sospesi, soprattutto se in vicinanza di vie di comunicazione e zone frequentate, tratti stradali alberati e traffico stradale, con particolare riguardo alle quote elevate. Raccomandata attenzione anche per i possibili problemi alla sicurezza dei voli amatoriali e sugli impianti di risalita a fune in montagna, nonché alla rete elettrica e telefonica.«Il rischio - rileva intanto Coldiretti - è che aumenti il conto salato dei danni provocati nelle campagne dalla recente ondata di maltempo in Veneto e Lombardia dove sono state scoperchiate serre e stalle, allagate cascine, sradicati alberi, abbattuti campi di granoturco e distrutte coltivazioni soprattutto orticole nel bergamasco, milanese e in altre zone. A protezione delle colture nella campagne sono state stese, quando disponibili, le reti antigrandine. Ma i forti temporali - prosegue Coldiretti -, soprattutto se si manifestano con precipitazioni intense, rischiano di causare danni anche perchè i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento portando con sè la parte superficiale del terreno favorendo frane e smottamenti».(03/09/2007)

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