Provincia, sfida Cornolti-Pirovano
A Bg Tv scintille sulle grandi opere

Sarà perché entrambi sono stati sindaci, uno di Villa Di Serio e l'altro di Caravaggio. Fatto sta che i due principali competitor per la presidenza di via Tasso, Francesco Cornolti per il Pd (in attesa di allargare la coalizione) ed Ettore Pirovano per la Lega più Pdl (ha escluso aperture all'Udc e alla lista di Valerio Bettoni: «Non ne abbiamo bisogno»), hanno la stessa idea per il futuro della Provincia.

«Un ente al fianco dei Comuni e non più al di sopra». L'uomo della Valle (il democratico) e l'uomo della Bassa (il leghista) si sono incontrati per la prima volta, ieri sera, negli studi di Bergamo Tv.

Massimo Sonzogni, nella puntata di «Bergamo in diretta», li ha messi faccia a faccia sui temi caldi della campagna elettorale.

L'affondo c'è solo sulle grandi opere, e lo tira Pirovano: «Ci ho messo tempo a costruire il consenso sulle infrastrutture nella Bassa, soprattutto a causa dei Comuni di centrosinistra. Con Rifondazione in coalizione, come farete a portare a casa i risultati?».

Cornolti colpito, ma non affondato: «Il leit motiv della sinistra che non fa niente è trito. Piuttosto si potevano destinare alle grandi opere i milioni sprecati con il rinvio del referendum».

Tutti e due però sono d'accordo su una cosa: «Si chiude con il bettonismo». Cornolti: «Bettoni ha il merito di aver preso in mano la Provincia chiusa e solitaria di Cappelluzzo e aver cercato di tirarla su. Ma il suo limite è stato identificare la Provincia con se stesso».

D'ora in poi, quindi, «la Provincia sarà a fianco dei Comuni e non sopra, riconoscendo anche le aggregazioni sociali del territorio». Idem Pirovano: «La gente deve conoscere più l'ente del presidente. La Provincia dev'essere il fratello maggiore dei Comuni, fare da trait d'union tra loro e la Regione, soprattutto per rappresentare le realtà più piccole. Non dev'essere antagonista».

Tutti i dettagli sul confronto su L'Eco di Bergamo del 22 aprile

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