«Pullman stracolmo, mia figlia resta giù»
Il papà: l’abbonamento a cosa serve?

Il bus è stracolmo e la figlia resta alla pensilina. Pur avendo l’abbonamento pagato. Lo sfogo di un genitore di Brusaporto.

«Sono un residente nel comune di Brusaporto con una figlia che, andando a scuola a Bergamo, utilizza quotidianamente i pullman. Purtroppo, dall’inizio dell’anno scolastico, succede con preoccupante frequenza, che la corsa che ferma alle ore 7.06 (circa) a Brusaporto lasci a piedi dei poveri ragazzini alla fermata per impossibilità a salire sul mezzo». Torna alla ribalta con questa mail di un nostro lettore il problema dei bus stracolmi in viaggio verso le scuole.

«Trovo questo un comportamento assurdo perché, se è pur vero che il mezzo non possa superare la capienza di omologazione (e ci mancherebbe!!!), l’azienda di trasporto dovrebbe provvedere affinchè tutte le persone in attesa e che hanno regolarmente pagato un abbonamento in anticipo, potessero usufruire del servizio, ripeto già pagato».

«Inoltre, quasi sempre i poveri malcapitati sono dei minorenni che rimangono alla pensilina senza alcuna tutela, tutela di cui invece godrebbero se potessero salire sul pullman come i loro genitori si aspettano.Credo che questo comportamento sia lesivo nei confronti degli abbonati ed, a maggior ragione, se costoro sono dei minori» conclude il lettore.

Il problema, tra l’altro, è all’ordine del giorno con il presidente della Provincia Matteo Rossi che sta monitorando la situazione: «Dobbiamo capire gli effettivi disagi in modo tale da verificare se e quanto del servizio per cui la Provincia paga le aziende non viene fatto». E in riferimento ai casi di servizio privato sul territorio: «Qualora risultasse che il servizio esercitato al 100% non rispondesse a tutte le esigenze i genitori potrebbero (questa è l’interpretazione della legge da parte dei miei funzionari) mettere in campo un servizio privato, ma con una sola fermata intermedia tra il punto di carico e il punto di scarico. Eventuali eccezioni o deroghe sono di competenza del legislatore ovvero la Regione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA