È Matera la Capitale della cultura
Quell'occasione persa per Bergamo

È Matera la città italiana designata come «Capitale europea della cultura» per il 2019.

L’annuncio ha fatto esplodere la festa in piazza San Giovanni, nel pieno centro storico della Città dei Sassi, dove in migliaia si sono ritrovati davanti al maxischermo per assistere in diretta al verdetto. L’annuncio è stato fatto dal ministro Franceschini nella sede del dicastero di via del Collegio Romano assediata da delegazioni, giornalisti e fotografi.

Secondo alcuni osservatori l’impatto economico sul territorio di questo titolo è valutabile in circa 30 milioni.

Il commissario Ue alla Cultura Androulla Vassiliou si è congratulata con Matera: «La competizione per aggiudicarsi questo titolo in Italia è stata estremamente accesa con 21 città concorrenti. L’alto numero di partecipanti testimonia l’immenso favore di cui gode l’iniziativa. Sono certa che Matera attrarrà ancora più visitatori spinti dal desiderio di scoprire la città e la sua storia e di apprezzare la varietà culturale che rappresenta uno dei punti di forza del nostro continente».

Venerdì 17 ottobre era il giorno che Bergamo avrebbe dovuto vivere con trepidazione e invece è da mesi che ha accantonato il sogno, esclusa dalla lista della città quotabili». Sei le candidate che erano rimaste ancora in corsa: Cagliari, Perugia, Siena, Ravenna, Lecce e Matera. Ed a spuntarla è stata proprio Matera.

La bocciatura di Bergamo risale al 15 novembre scorso quando il ministero dei Beni culturali aveva annunciato i nomi delle città che passavano il turno. Bergamo non era entrata nella short list, cioè tra le sei città che si sono contese il prestigioso riconoscimento fino all’ultimo.

Una esclusione che ha posto degli interrogativi, che ha sollevato polemiche e ha messo tutti, amministratori e cittadini, davanti a un necessario bisogno di ripensare alla città. Tu cosa ne pensi? Da dove bisogna ripartire?

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