Rapina, lesioni e violenza, marocchino in cella

Rapina aggravata, lesioni e tentata violenza sessuale. Accuse pesanti quelle che hanno portato in carcere la notte scorsa un immigrato clandestino, un marocchino di 30 anni.

Intorno alle 2 di notte l’uomo ha incrociato in via Tiraboschi, nel cuore di Bergamo, due ragazze russe che stavano tornando a casa. L’immigrato si è subito gettato addosso a una delle due, nel tentativo di usarle violenza.

L’altra giovane intanto è scappata. La vittima ha tentato di prendere il telefono per chiedere aiuto, allora il marocchino l’ha colpita con un pugno all’occhio destro e l’ha scaraventata a terra. Le ha rubato lo zainetto ed è scappato. Intanto invece l’altra ragazza era riuscita a dare l’allarme al 113.

Una pattuglia della polizia ha soccorso la ragazza rimasta a terra, mentre un’altra pattuglia - giunta dalla stazione - ha notato qualcosa sporgere da sotto una macchina parcheggiata a Porta Nuova.

Era lo zainetto appena rapinato: sotto la macchina i poliziotti hanno scoperto che c’era anche l’immigrato, nascosto nel tentativo di sfuggire all’arresto. Sono così scattate le manette e ora il 30enne dovrà rispondere di tutti i reati che gli sono stati contestati.

(02/07/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 3 luglio 2003

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