Rapine sui treni, c’è un 13enne
Polizia: munitevi di spray al peperoncino

Rapinavano studenti e giovani sui treni, sulla Teb o nei pressi della stazione. Sfilavano di mano il cellulare alle loro vittime e poi le minacciavano: per ridare loro i telefonini volevano essere pagati profumatamente.

Sono due i giovani che la Polizia ferroviaria è riuscita a individuare: all’appello manca una terza persona, un complice, con molte probabilità anch’esso giovane.

Bloccati dalla polizia sono un minorenne di 13 anni, serbo e residente nell’Isola, e un 18enne del Burkina Faso, sempre residente nell’Isola bergamasca.Quest’ultimo è stato denunciato a piede libero, per il 13enne nessuna imputazione data la giovane età.

La prima rapina a cui sono risaliti gli agenti è del 7 gennaio scorso, avvenuta su un treno del Tram delle Valli, la seconda è del 29 gennaio - pochi giorni dopo -: sul treno Lecco-Bergamo un agente è riuscito a bloccare il 18enne, collegandolo poi anche al colpo del 7 gennaio grazie ai filmati delle telecamere della Teb. Da qui il legame tra i due colpi e i due ragazzi, che sarebbero gli autori anche di una rapina del marzo 2014 e un’altra sempre di gennaio.

Inoltre i due sarebbero i responsabili anche di una rapina avvenuta in via Bono lo scorso 15 gennaio: avrebbero rapinato del cellulare un 15enne. Gli agenti stanno cercando di risalire anche al terzo complice e si appellano ai giovani studenti che frequentano il treno, ma anche a tutti i viaggiatori: «Fate attenzione e soprattutto la sera non isolatevi sui vagoni: state in testa al treno, nei pressi del capotreno, e mai da soli» spiega Mario Gallo, dirigente della Polizia ferroviaria di Bergamo. Un appello mirato alle donne: «Fate attenzione e munitevi di spray al peperoncino» commenta anche il dirigente della Squadra Mobile di Bergamo Giorgio Grasso.

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