La Regione riapre la questione autonomia
Il Consiglio all’unanimità vota sì

Ampliare la trattativa a tutte le 23 materie, approfondire il tema delle risorse e sollecitare poi il Parlamento a una rapida approvazione della legge.

Riaprire la trattativa con il Governo nazionale sull’autonomia in tempi brevi e allargarla a tutte le 23 materie costituzionalmente previste e indicate nella Risoluzione approvata a larghissima maggioranza dal Consiglio regionale nella seduta del 7 novembre scorso. Contestualmente dare tempestivamente seguito a quanto previsto e contenuto nell’Accordo preliminare sottoscritto a Roma il 28 febbraio sulle cinque materie già individuate (tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, tutela della salute, istruzione, tutela del lavoro, rapporti internazionali e con l’Unione europea) e approfondire il tema delle relative risorse. Sollecitare il Parlamento ad approvare a maggioranza assoluta «in tempi compressi e ridotti” l’Intesa tra Stato e Regione Lombardia, una volta che questa sarà raggiunta, formalizzata e sottoscritta.

Sono le richieste principali contenute nell’ordine del giorno approvato oggi all’unanimità dall’Assemblea regionale con cui il parlamento lombardo impegna formalmente il Presidente della Regione e l’Assessore all’Autonomia e Cultura a proseguire la trattativa con il Governo. Nel documento si sottolinea anche la necessità di definire in modo specifico in termini di competenze e risorse «le mansioni, i tempi di lavoro e le prerogative della Commissione Paritetica Stato-Regione” e a inserire nell’intesa col Governo “clausole di garanzia a favore dell’autonomia ottenuta rispetto alle successive leggi statali, anche di stabilità o di coordinamento della finanza pubblica, affinchè siano salvaguardati livelli adeguati di risorse finanziarie correlate alle competenze».

L’ordine del giorno formula infine l’auspicio che siano invitati a Palazzo Pirelli tutti i parlamentari lombardi e i rappresentanti di Anci, Upl e Città metropolitana affinchè vengano condivisi i contenuti e sostenute le ragioni della trattativa e del percorso istituzionale intrapreso da Regione Lombardia. Il documento è stato sottoscritto e condiviso da tutti i capigruppo consiliari presenti (Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Lista Fontana Presidente, Energie per la Lombardia, Partito Democratico, Lista Gori Presidente, Movimento 5 Stelle e Gruppo Misto).

Numerosi gli interventi a sostegno dell’ordine del giorno da parte di esponenti dei vari gruppi consiliari, che hanno fatto seguito alle relazioni iniziali del Presidente della Regione e dell’Assessore regionale all’Autonomia e Cultura: il documento è stato approvato all’unanimità con 65 voti favorevoli.

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