Relax e natura
tra Luson e la Plose

Per una vacanza all’insegna della tranquillità e della full immersion nella natura, ecco Luson, un paesino piccolo e curato appena sopra Bressanone, a circa 1.000 metri di quota, da cui si sale attraversando ampie abetaie fino ai Duemila metri e più dell’Alpe di Luson, tra sentieri, pascoli e lo spettacolo impagabile delle cime

Per chi vuole una vacanza all’insegna della tranquillità e della full immersion nella natura, Luson è l’ideale. Si tratta di un paesino piccolo e curato appena sopra Bressanone, a circa 1.000 metri di quota, letteralmente immerso tra campi e prati da cui si sale attraversando ampie abetaie fino ai Duemila metri e più dell’Alpe di Luson, tra sentieri, pascoli e lo spettacolo impagabile delle cime.

Vita tranquilla, a Luson, ma anche la possibilità di dedicarsi alle mille attività legate alla montagna e alle antiche tradizioni del posto, magari facendo conto sull’ospitalità calda e familiare dell’Hotel Bergschlössl (info al sito web) un hotel Vitalpina & Naturidyll, il che vuol dire piacere di vacanze attive e all’insegna del benessere, con una particolare attenzione all’ambiente, casa accogliente anche per chi ha al seguito animali domestici. Tutte le settimane, il Bergschlössl – dove naturalmente non mancano i piaceri di una Spa ampia e curata – propone un programma di iniziative molto articolato, dalle passeggiate guidate alla scoperta di malghe e sentieri (con diversi gradi di impegno) alle sessioni di meditazione Qigong e Taichi, ai corsi di modellazione e di pittura.

Già, perché arte, cultura e natura si intrecciano nella proposta del Bergschlössl, «cucite» insieme dall’attenzione ai particolari e dalla cura tutta speciale alle tradizioni, a cominciare da quelle gastronomiche proposte dall’ottima cucina della casa per arrivare a quelle… musicali. È questa infatti, un’altra caratteristica del Bergschlössl e della famiglia Hinteregger (papà, mamma e 8 figli), i proprietari: l’amore per la musica, tutti suonano. E così durante la cena si possono ascoltare le note dolci dell’arpa, o le melodie tradizionali di una fisarmonica accompagnata dal contrabbasso, o dal basso tuba. E naturalmente non mancano gli altri strumenti, compresa una batteria che campeggia nella hall. Musica e simpatia: aiutano a condire un’ospitalità di prim’ordine.

Per i camminatori, intorno a Luson c’è solo da scegliere i sentieri, sulla base di capacità e resistenza: dai tour in vetta al giro dei masi, l’altipiano offre veramente molte alternative. Una tappa consigliata e abbastanza facile da raggiungere è quella al rifugio Kreuzwiese, quasi a 2.000 metri, una baita antica (risale al 1932, poi ristrutturata e ampliata nel 2005) dove ci si può fermare a godere il sole, a gustare i piatti tradizionali e anche a soggiornare per qualche giorno (a disposizione alcune bellissime camere e anche un dormitorio per gruppi; e non manca la sauna. Info al sito web).

E poi c’è la Plose. Già, a pochi minuti di auto da Luson si arriva a Sant’Andrea, da dove parte la famosa cabinovia della Plose, la «montagna dei divertimenti», sia per l’estate che per l’inverno, appena sopra Bressanone. Con la cabinovia si passa rapidamente dai 1.000 metri di altitudine della stazione a valle ai 2.050 dell’arrivo e da qui, dove d’inverno si apre un comprensorio sciistico ampio e rinomato (comprende anche la Trametsch, la discesa a valle più lunga dell‘Alto Adige con i suoi 9 km di lunghezza e 1.400 metri di dislivello), si può partire per mille itinerari tra sentieri e baite (a piedi, ma anche in mountain bike; tre giorni alla settimana, martedì, giovedì e domenica, si può scendere a valle con i mountaincarts, singolari go-carts senza motore e senza pedali, con i freni, utilizzando quella che d’inverno è la pista di slittino e in 9 chilometri di emozioni e brividi riporta alla stazione di partenza della cabinovia), godendo dello spettacolo delle cime dolomitiche, lì da vedere e quasi da… toccare.

Una tappa quasi obbligata e quella al rifugio Rossalm (Info al sito web) cui si arriva in un’oretta su un sentiero facile e accessibile anche con i passeggini, lungo la passeggiata circolare «Woodywalk»: circa 4 chilometri con diverse attrezzature sul sentiero, sculture di legno, un percorso Kneipp e soste panoramiche. Il rifugio Rossalm è su un balcone da cui ammirare tutte le cime intorno. Offre ristoro con ottima cucina tradizionale e anche posti letto per chi si vuole fermare, d’estate e d’inverno (e c’è, naturalmente, anche la baita-sauna). All’esterno i tavoli e le immancabili sdraio (tutto in legno, naturalmente) per chi vuole godersi il sole, oltre ai giochi per i più piccoli. Difficile è… ripartire.

Per gli amanti della gastronomia tipica, quest’estate sulla Plose è cominciata una singolare Olimpiade: quella dei canederli. Ogni prima domenica del mese, fino a ottobre, i ristoranti della Plose offrono una ricca scelta di canederli affidata alla creatività degli chef. C’è anche la gara a chi ne mangia di più in 15 minuti (il 5 giugno ha vinto Manuel Kerer, con 10 canederli). Un apposito pass raccoglierà i timbri dei ristoranti dove ci si ferma a mangiare i canederli e con 3 timbri raccolti si avrà diritto a un regalo: un libro di ricette… di canederli, naturalmente.

Un’ultima iniziativa per chi ama la bicicletta: il 26 giugno si svolge il Börz-Plose Bike Day, un percorso non competitivo di circa 51 km di lunghezza e 1.370 metri di dislivello permette a ciclisti incalliti come a semplici amatori in buona condizione di pedalare intorno alla Plose fin su al Passo delle Erbe (Börz), nelle Dolomiti. Il percorso, che non ha vincoli – ogni partecipante può partire da dove crede, a cominciare dalle ore 9,30 – va da San Andrea per Plancios al Passo delle Erbe e di ritorno attraverso Luson fino a San Andrea. Per l’occasione la strada sarà chiusa al traffico motorizzato dalle ore 9 alle ore 15.

Per informazioni su iniziative, ospitalità e itinerari in generale sulla Valle Isarco: www.valleisarco.info/it/

© RIPRODUZIONE RISERVATA