Resta in carcere il rapinatore della farmacia

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Gianluigi Valota, 43 anni di Dalmine, arrestato nel pomeriggio di ieri dai carabinieri di Ponte San Pietro con le accuse di rapina tentata e consumata e furto. Il 43enne, che ha già precedenti penali, è stato interrogato nel carcere di via Gleno dal giudice per le indagini preliminari Giovanni Petillo. Il magistrato ha convalidato l’arresto, confermando nei confronti di Valota, tossicodipendente, la custodia cautelare in carcere, nonostante la richiesta di arresti domiciliari avanzata dal suo difensore.

Di fatto le accuse contestate a Valota sono di triplice rapina consumata (la farmacia Invernizzi di Curno e due auto durante la fuga, una Toyota Corolla e una Renaul Clio), furto (quello della Fiat Uno con cui è arrivato alla farmacia) e tentata rapina (quella di un furgone Ape, sempre durante la fuga). Il tutto commesso nel breve arco di circa un’ora, come ricostruito dagli inquirenti. Tutto è cominciato infatti alle 16,20, alla farmacia Invernizzi di Curno: secondo la contestazione, il rapinatore è entrato con un taglierino con cui ha graffiato la titolare impadronendosi di 600 euro. Quindi è fuggito su una Fiat Uno, risultata poi essere stata rubata a Brembate: in pieno centro Curno il primo incidente, un frontale con una Multipla. A quel punto ha cercato di rapinare l’Ape, scagliando a terra il proprietario, per poi optare invece per una Corolla. A Treviolo ha tamponato una Opel, e ha rapinato la Clio, fuggendo.

I carabinieri, anche in base alle indicazione di un maresciallo del corpo vigilanza Città di Bergamo, hanno individuato come presunto responsabile Valota e lo hanno arrestato nella sua abitazione, a Dalmine, poco dopo le 17 di ieri.

(10/04/2004)

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