Riaperti i cancelli alla Palini Vernici di Pisogne dopo l’incendio e la morte di Davide Brembilla

Ha riaperto i cancelli la Palini Vernici di Pisogne, a una settimana di distanza dall’incendio scoppiato nello stabilimento e costato la vita a Davide Brembilla, un operaio trentaduenne di Lovere. I dipendenti dell’azienda sono tornati al lavoro per dare il via alla ripresa delle attività produttive: vanno rimessi in funzione gli impianti dell’acqua, della corrente elettrica e del gas, oltre che i vari sistemi di sicurezza distrutti dalle fiammeGli addetti alla gestione del magazzino devono invece fare i conti di ciò che è andato distrutto e stabilire quali materie prime occorrerà riacquistare per riprendere il ciclo produttivo delle vernici.L’azienda ha trasferito all’interno della sede amministrativa, posta in viale Rimembranze nel centro abitato di Pisogne, il servizio assistenza clienti per cercare di soddisfare gli ultimi ordini effettuati dai vari acquirenti prima dell’incidente di lunedì 15 maggio. L’obiettivo è quello di mantenere aperto il contatto con clienti e fornitori, per dimostrare loro, ma anche agli stessi dipendenti, che l’azienda intende continuare a lavorare e produrre vernici.I rappresentanti dell’azienda hanno anche incontrato i lavoratori e i sindacati per illustrare la procedura relativa alla richiesta di cassa integrazione ordinaria: riguarderà a turno gli oltre novanta dipendenti che non riescono a sostenere i ritmi produttivi precedenti ma non verrà applicata agli apprendisti.(22/05/2006)

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