Ricordo di Piero Brolis, il grande artista bergamasco, scomparso 25 anni fa

Piero Brolis, artista bergamasco protagonista originale e attento della scultura del Novecento, è stato ricordato, in occasione dei 25 anni della scomparsa, dall’Ateneo di Scienze Lettere e Arti, istituto al quale lo scultore fu aggregato nel 1960 come socio accademico attivo nella classe di Lettere e Arti. Per parlare di Piero Brolis, della sua figura di uomo e di scultore, è stato scelto l’amico carissimo Amanzio Possenti, vicino come pochi altri all’artista.

Piero Brolis nasce a Bergamo il 10 ottobre del 1920. Allievo della scuola d’Arte «Andrea Fantoni», nel 1935 si iscrive all’Accademia Carrara di Belle Arti dove supera gli esami di licenza nel 1939. Di quegli anni la sua frequentazione di Gianni Remuzzi, suo Maestro all’Accademia. Fatto prigioniero dagli americani durante la guerra, rientra a Bergamo nel 1946, dove riprende la sua intensa attività artistica. Dal 1936 al 1971 si dedica alla sua opera di massimo impegno artistico, la «Via Crucis» del Tempio di Ognissanti nel Cimitero Civico di Bergamo:

«Piero Brolis - ha commentato Amanzio Possenti - è autore cristiano che ha scolpito l’uomo errante che cade e si rialza e, di questo uomo, Brolis ne ha sottolineato le problematiche e le difficoltà». Il ricordo di Possenti ha poi spaziato su tutta la produzione dello scultore bergamasco, ricostruendo la figura e l’opera dell’artista: «la lezione di Brolis con la sua purezza e originalità di invenzione attraversa il secolo ed è al riparo dalla corruzione del tempo anche perché le sue opere espandono irradiazione propria. Ricco di genuinità e di gusto, Brolis ha nobilitato la gioia del contatto visivo della forma». E ancora: «Nelle opere di Brolis c’è il gusto di un linguaggio nuovo, dello spazio elegantemente distribuito, dei volti espressi come animi aperti. La sua padronanza assoluta del mestiere ha fatto sì che la materia sotto le sue mani si trasformasse in materia viva. In lui tutto è al tempo stesso mistero e svelamento».

Le opere di Piero Brolis, a testimonianza dell’universalità della sua opera, sono esposte ovunque nel mondo, in musei civici, gallerie e istituti:da Roma a Zurigo, da Mosca a San Pietroburgo e a San Francisco. A Piero Brolis, morto a Bergamo il 14 giugno 1978, il Comune assegnerà, il prossimo 20 dicembre, una medaglia d’oro alla memoria come cittadino benemerito.

Nella stessa occasione, nel corso di un Consiglio comunale straordinario, il sindaco Veneziani consegnerà medaglie d’oro anche all’Arma dei Carabinieri, al presidente della Brembo Bombassei, al cartoonist Bruno Bozzetto, e alla memoria di Achille e Cesare Bortolotti. Verranno consegnate anche dieci benemerenze ai monsignori Achille Sana e Tarcisio Ferrari, a Gianvito Martino, Marcello Annoni, al Comitato per il nuovo diparticomento di Pediatria dei Riuniti, a Wallys Santocchi, alla Federazione associazioni disabili, a Vittorio Fellegara e alla memoria di Alberto paganoni e Giambattista Cortinovis.

(15/12/2003)Tiziana Sallese

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