Rievocazione «Miracol si grida»
In cinquemila sulle vie a Treviglio

Circa cinquemila persone hanno fatto da cornice domenica pomeriggio 8 marzo a Treviglio alla scenografica rivisitazione del Miracolo dell’affresco della Madonna lacrimante, che 493 anni fa salvò il borgo dall’assedio dell’esercito francese.

Ancora una volta l’iniziativa della Pro loco, caratterizzata dalla messinscena dei 250 figuranti, ha riscosso largo apprezzamento tra i presenti, accorsi anche dalle confinanti province di Milano, Lodi, Cremona e Brescia. Il centro storico cittadino si è così trasformato per un paio d’ore in un grande palcoscenico dove sono state riproposte le fasi salienti di quel 28 febbraio 1522, quando dall’affresco murario di Maria col Bambino Gesù, sgorgarono miracolosamente le lacrime che indussero gli invasori a desistere dall’annunciato saccheggio.

L’evento si verificò su un muro del monastero di Sant’Agostino, situato dietro l’attuale santuario della Madonna delle lacrime, edificato in seguito al Miracolo. La manifestazione di ieri ha avuto in mattinata un’anticipazione, con l’esibizione degli armigeri in piazza Garibaldi, dover era stato allestito già dal giorno precedente un accampamento. «Miracol si grida!» ha avito inizio con la partenza dei quattro consoli dalle porte Zeduro, Torre, Nuova e Filagno.

A recitare la specifica parte, il presidente del Consiglio comunale di Treviglio, Gianluca Pignatelli, il presidente della Pro loco di Arzago d’Adda, Giuseppe Rocchi, l’imprenditore Lorenzo Bergamini e l’artigiano del legno Bruno Manenti.I quattro hanno poi raggiunto col loro seguito piazza Insurrezione, dove si è svolta gran parte della scenografica rappresentazione, con la partecipazione di tutti i figuranti, tra i quali Giovanni Assanelli nella veste del vicario generale, monsignor Serbelloni.

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