Romano-Cortenuova-Cividate: si studiano misure per ridurre gli incidenti sulla «strada della morte»

Su un fatto sembrano tutti d’accordo: la strada provinciale 101 – Romano di Lombardia - Cortenuova - Cividate al Piano – è diventata una trappola mortale. Le cause sono molteplici: fatalità, irresponsabilità, imprudenza, imperizia e non osservanza delle norme del codice della strada. Si tratta di otto infernali chilometri sui quali in poco più di vent’anni ha perso la vita una ventina di persone. E, dopo l’ennesima tragedia – le due vittime di sabato 24 aprile – ci si interroga su come intervenire per prevenire altre disgrazie. Se n’è parlato proprio questa mattina in prefettura, in un vertice indetto dal prefetto Cono Federico, al quale hanno partecipato il sindaco di Cividate Francesco Mondini, il dirigente del settore strade della Provincia Renato Stilliti, il comandante della polizia stradale Ferdinando Briganti, il comandante della compagnia carabinieri di Treviglio Francesco Merone, il comandante della polizia provinciale, il comandante della polizia locale di Romano di Lombardia Emilio Parisi e il direttore dell’Aci Guido Riccio.

Un confronto costruttivo, nel corso del quale è stato disegnato un percorso di interventi in tempi diversi. Eccoli.

Misure immediate: potenziamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine, con l’ausilio di apparecchiature elettroniche attualmente.

Misure a breve e medio termine: posizionamento lungo la strada dei cosiddetti dissuasori luminosi per invitare alla prudenza.

Anche la Provincia, nell’ambito di un progetto sicurezza, ha allo studio una serie di interventi che sono stati illustrati nel corso del vertice.

Posizionamento di segnali luminosi – del tipo utilizzato anche al Ponte del Costone – che indichino l’andamento della strada e soprattutto delle curve preavvisando il guidatore della imminente situazione di pericolo.

Posa di tabelloni a messaggio variabile per invitare a moderare la velocità.

Semafori intelligenti che, invece di avvisare, scattano sul rosso obbligando il guidatore a fermarsi.

Non rientra invece nei programmi, almeno per il momento, la modifica del tracciato e, soprattutto, un eventuale allargamento della strada: intervento che non è ritenuto per ora necessario.

(04/05/2004)

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