Roncalli confessa: «Volevo già ucciderla due mesi fa»

Già due mesi fa era uscito di casa con un martello in pugno per andare a uccidere l’ex moglie, ma poi ci aveva ripensato. Lo ha ammesso Anacleto Roncalli davanti al giudice per le indagini preliminari, Giovanni Petillo, durante l’interrogatorio in carcere. E il duplice omicida resterà dietro alle sbarre, perché il gip ha convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare.Al giudice Roncalli ha anche confidato di essere ancora innamorato dell’ex moglie e di non essere razzista: da qualche tempo però aveva scoperto di avercela con le donne dell’Est, che secondo lui vengono nel nostro Paese solo per abbindolare gli italiani.Questo, probabilmente, ha scatenato la sua furia: ha aggredito la moglie con 13 coltellate, 8 invece all’amica di lei, che riteneva la causa principale della fine del suo matrimonio.Quanto all’intenzione di andare a confessare a Rete 4, da Emilio Fede (ascolta il suo commento), Roncalli ha raccontato di stimare Fede come giornalista, perché si è sempre preso a cuore situazioni come la sua. Come se si togliesse un peso dalla coscienza, il duplice omicida ha raccontato al gip la sua vita: da quando è morta la sua prima moglie, a quando ha cominciato a cercare una governante, a quando l’ha trovata, se n’è innamorato e, alla fine, l’ha sposata. Fino al tragico epilogo di mercoledì.Doppio omicidio mercoledì 17 settembre: la vicendaLe dichiarazioni: «L’aveva aggredita già 24 ore prima del delitto»(19/09/2008)

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