Roncobello, ex colonia sistemata
È pronta per ricevere i migranti

In marcia per le vie di Casazza, per ricordare i profughi che hanno perso la vita nelle tragiche traversate in mare. Nel paese della Valle Cavallina da luglio sono ospitati un’ottantina di profughi, ma alla fiaccolata a ricordo delle centinaia e centinaia di migranti morti al largo della Libia erano davvero in tanti.

Circa 400 persone al corteo - voluto da parrocchia, profughi e Comune - che si è snodato dal municipio al sagrato dove, attorno a una barca simbolo della tragedia, si è tenuto un momento di riflessione, ricordando i passi finora fatti in paese per l’integrazione.

Di integrazione in questi giorni si parla anche a Roncobello. Dove la casa vacanze Santa Maria del Carmine è pronta ad accogliere i profughi. Dopo i vandalismi di venerdì notte, una ditta proveniente da fuori valle ha sostituito wc, docce e lavabo che erano stati distrutti (una ditta operante in zona, interpellata, pare abbia rinunciato). Riparato anche l’impianto elettrico, danneggiato anch’esso nel raid di settimana scorsa.

Nell’ex colonia, di proprietà della fondazione Portaluppi di Treviglio, lunedì 20 aprile era all’opera il personale della cooperativa Ruah per preparare l’arrivo dei migranti. Nel pomeriggio sono giunti anche due mediatori culturali di origine africana per visionare la struttura. Della valle il cuoco che opererà nelle prime settimane di permanenza dei profughi a Roncobello.

Il clima, però, in questi giorni è stato e resta comunque di preoccupazione. Domenica, in piazza, la Lega ha raccolto i malumori e le proteste mentre da ieri, alle 16, sul ponte che porta in paese, sul fondovalle, è attivo un presidio 24 ore su 24 denominato di «non accoglienza». «Ci metteremo in mezzo alla strada impedendo il passaggio», dice Alex Galizzi, segretario dei lumbard in valle.

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