Ryanair e Verona fanno pace
Per gli irlandesi non solo Orio

A volte ritornano. Appianati i passati dissidi con la Catullo, Ryanair torna a volare dallo scalo veronese su Bruxelles e Palermo. E Orio?

Ryanair ha confermato che ritornerà all’Aeroporto di Verona la prossima estate, con due nuove rotte per Bruxelles (Zaventem) e Palermo che permetteranno di trasportare oltre 175.000 clienti da/per l’Aeroporto di Verona. John Alborante, Sales & Marketing Manager Ryanair per l’Italia, ha dichiarato: «Ryanair è lieta di confermare il suo ritorno a Verona, il nostro 25° aeroporto in Italia, dal 1° aprile 2015».

Paolo Arena, presidente della Catullo società che gestisce gli aeroporti di Verona e Brescia, ha aggiunto: «Abbiamo lavorato per definire un nuovo progetto di sviluppo con Ryanair, che portasse risultati positivi per l’aeroporto e per il territorio, oltre che per la compagnia aerea. Questi sono i solidi presupposti per crescere insieme e quindi continueremo a dialogare per sviluppare tutto il sistema aeroportuale del Garda. L’ipotesi iniziale era di apertura di operazioni dal prossimo autunno, ma la compagnia aerea ha valutato di anticipare l’inizio dell’attività alla prossima stagione estiva».

«L’efficacia di un sistema aeroportuale, qual è il polo del Nordest, consiste nel valorizzare le specificità di ciascun aeroporto, cercando di sviluppare adeguatamente le potenzialità’ dei rispettivi bacini d’utenza» ha aggiunto Paolo Simioni, amministratore delegato della Catullo: «In tale contesto, la strategia dell’aeroporto di Verona si basa su tre direttrici principali: lo sviluppo di collegamenti punto a punto, l’incremento dei voli per gli hub europei e il consolidamento del segmento charter».

«Tali linee guida consentiranno di andare oltre il recupero del volume di traffico perso negli ultimi anni, recentemente aggravato dalla scomparsa di Airone e della crisi di Meridiana, traguardando a 4 milioni di passeggeri nel medio periodo. In tale ottica va inserito l’importante accordo con Ryanair, che testimonia la nostra ferma determinazione di sviluppare l’aeroporto di Verona, restituendo così’ allo scalo la sua funzione di riferimento per il territorio e la sua economia».

Cosa significa questo ritorno di Ryanair a Verona per Orio? Che il mercato è comunque sempre aperto, e che non esiste nulla di definitivo: tra gli scaligeri e gli irlandesi erano volati gli stracci e la frattura sembrava insanabile. Ma a riavvicinare le parti ha probabilmente contribuito l’ingresso in Verona della veneziana Save, che ha eccellenti rapporti con gli irlandesi, ai quali ha riservato lo scalo (completamente controllato dai lagunari) di Treviso.

Come dire che il quadro è in evoluzione, e gli stessi motivi che stanno alla base dell’accordo in itinere sull’asse Bergamo-Verona-Venezia per la gestione comune dello scalo di Montichiari potrebbero trovare ulteriori ragioni d’essere nella necessità di controllarsi a vicenda e non farsi concorrenza. Per le merci, come nel caso di Dhl e Ups, destinate a lasciare Orio per Montichiari qualora si concretizzasse l’intesa tra le parti, ma anche per un cliente molto particolare quale Ryanair. Che oltre ad essere leader del segmento low cost, controlla pure l’80% del mercato di Orio al Serio. Certo, stiamo sempre parlando di sole 2 destinazioni contro le attuali 68 dello scalo bergamasco, ma è sempre meglio stare in guardia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA