Cronaca
Sabato 22 Febbraio 2003
S. Caterina: i commercianti chiedono più spazi
Ecco uno dei cartelli che sono comparsi in Borgo Santa Caterina a Bergamo
«Signor sindaco, adesso che avete tolto i parcheggi le auto sfrecciano ancora più veloci. È pericoloso. Rimetta i parcheggi». «Dove sono i posti di carico e scarico per le nostre attività? Vi rendete conto dell’enorme disagio che ci state dando?». I pannelli di cartone affissi ieri mattina su alcune vetrine all’inizio di Borgo Santa Caterina trasudano polemica da tutti i pori: autori del gesto di protesta i commercianti della prima parte della via, i quali da lunedì, giorno in cui l’autobus 2 è tornato nel borgo, sono stati privati dei parcheggi davanti ai loro negozi. «È assurdo – commenta Giovanni Rossini, titolare di un negozio di fotografia in quella zona del Borgo –: pago le tasse per far portare via rifiuti tossici e nessuno può sostare per ritirarli. Davanti ai nostri negozi non si ferma più nessuno, la situazione è insostenibile, anche se solo per un mese». Ad aprile dovrebbero partire i lavori che riporteranno il porfido nel borgo (giovedì prossimo ci sarà la gara d’appalto), per cui la strada verrà chiusa. Nel frattempo i commercianti hanno una richiesta: «Visto che la situazione attuale durerà poco più di un mese – continua Rossini – chiediamo almeno che, a fronte di marciapiede larghi quanto autostrade, si possa parcheggiare per pochi minuti con due ruote sul marciapiede stesso». Massimiliano Tomezzoli, presidente dell’associazione «Amici del Borgo» che raccoglie l’85 per cento dei commercianti, esprime comprensione per il disagio dei colleghi, ma sposta il tiro: «Vorremmo delle rassicurazioni circa l’inizio dei lavori: si è detto che partiranno a cavallo fra marzo e aprile, speriamo che i tempi vengano rispettati». Sulla questione autobus prende posizione Francesco Ferricchio, presidente dell’Associazione terza età Santa Caterina: «Siamo contenti del ritorno del bus, ma insoddisfatti del ritardo: la delibera era stata firmata nel novembre 2002 e, da allora fino a pochi giorni fa, nessuno del Comune ha verificato che l’opera venisse eseguita».
(22/2/2003) Su L’Eco di Bergamo del 22 febbraio 2003
© RIPRODUZIONE RISERVATA