Sabato a Brescia l’inaugurazione dell’anno giudiziario

Stabile il numero di omicidi (da 8 a 7) e tentati omicidi, così come i casi di usura (da 28 a 30); stabili anche gli incendi dolosi e i reati ambientali

Diminuiscono quasi del 20 per cento le rapine (da 600 a 502), cala il numero delle estorsioni (da 152 a 144), scendono i reati di violenza sessuale (da 71 a 54), così come le frodi alimentari (da 104 a 75). Aumentano invece i casi di pedofilia (da 63 a 73), i reati politici (da 25 a 27) e la criminalità informatica (da 35 a 52), su cui forse maggiormente si è concentrata l’attenzione. Sono i dati che fotografano la terra bergamasca vista con l’occhio della Giustizia: le cifre confrontano il 2001-2002, l’anno giudiziario concluso, con quello precedente 2000-2001. Balza all’occhio la crescita che ha portato quasi a triplicare i reati di bancarotta fraudolenta (da 64 a 160), soprattutto se confrontata con la diminuzione (da 30 a 19) dei reati societari. Stabile il numero di omicidi (da 8 a 7) e tentati omicidi, così come i casi di usura (da 28 a 30); stabili anche gli incendi dolosi e i reati ambientali, le violazioni edilizie e urbanistiche. Sabato a Brescia si terrà la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario. E Bergamo si presenta con dati almeno all’apparenza confortanti sulla giustizia penale: le cause in corso al 30 giugno 2002 erano 55.527, mentre l’anno precedente erano più di 68 mila. Ovviamente il dato va letto tenendo conto dei nuovi procedimenti iscritti: 26 mila nel 2002 contro i 55 mila (più del doppio) del 2001.

(16/01/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 17 gennaio 2003

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