Sale, gli italiani esagerano a tavola
Ne consumano il doppio del dovuto

A fronte dei 5 grammi al giorno indicati dall’Oms in Italia gli uomini ne usano 10,8 e le donne 8,4.

Il sale non va demonizzato, non solo perché è una componente importante della dieta mediterranea, ma perché l’apporto di sodio è insostituibile per il corpo umano. Un consumo eccessivo di sodio, tuttavia, è nocivo, e l’Organizzazione Mondiale della Sanità richiede una riduzione del consumo di sale del 30% nei prossimi anni. Questo è emerso da uno studio sul sale presentato dalla nutrizionista Maria Letizia Petroni, in occasione del lancio sul mercato di un nuovo sale marino («Essenziale», prodotto da Gemma di Mare –Compagnia Italiana Sali ) che contiene il 50% in meno di sodio.

Le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) del 2013 specificano che gli adulti dovrebbero consumare non oltre 2000 mg di sodio, pari a 5 grammi di sale al giorno, e che entro il 2025 in Europa il sale quotidianamente consumato va ridotto del 30%. In Italia il consumo medio di sale è 10,8 grammi tra gli uomini e di 8,4 tra le donne, una quantità dunque superiore al fabbisogno consigliato dall’Oms. «Vi sono solide evidenze che un eccessivo apporto di sodio, in particolare di cloruro di sodio, si associ con un aumento del rischio cardiovascolare – ha dichiarato Maria Letizia Petroni, Medico Nutrizionista Clinico, Professore Associato settore Endocrinologia, Nefrologia, Scienze dell’Alimentazione e del Benessere - Questo aumentato rischio è dovuto a vari fattori, il maggiore dei quali è quello dello sviluppo di ipertensione arteriosa. Anche se questo vale soprattutto per quel 40% della popolazione che è sensibile al sale per predisposizione genetica».

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