Santa Caterina contro la movida
Parte l’azione legale dei residenti

Il comitato si affiderà a un avvocato e a un perito per le rilevazioni acustiche: «Siamo stanchi di aspettare provvedimenti».

«Mi chiedo se il business dei locali del borgo conti più della nostra vita». Una dichiarazione su tutte per riassumere l’incontro che si è svolto martedì sera a Bergamo quando il comitato dei residenti di Borgo Santa Caterina ha deciso, all’unanimità, di affidarsi ad un avvocato per avviare un’azione legale.

Palazzo Frizzoni – sostengono gli abitanti del quartiere –non avrebbe fatto abbastanza per limitare i disagi causati dalla movida: schiamazzi notturni, strade invase dai rifiuti, auto che intralciano marciapiedi e passi carrai. «Siamo stanchi di aspettare provvedimenti che non arrivano, sono tre anni che protestiamo inutilmente», hanno detto i rappresentanti dei residenti approvando all’unanimità la proposta di procedere per vie legali e di assegnare a un perito l’incarico di rilevare l’inquinamento acustico nelle notti della movida. «L’Arpa viene quando vuole, magari nei giorni in cui i locali chiudono presto, e fa rilevazioni a spot. Il nostro consulente misurerà i decibel per una notte intera, nelle case e in strada, nel fine settimana o nei giorni infrasettimanali, quando la gente resta sotto le nostre finestre anche fino alle tre del mattino, ben oltre gli orari di chiusura dei locali». Una scelta onerosa, a conti fatti serviranno non meno di 3.500 euro tra parcella dell’avvocato e perizia. Il comitato ha deciso di non perdere tempo.

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