Sassaiola contro la Polizia locale
Convalidato l'arresto dei 3 tifosi

E' stato convalidato l'arresto dei 3 giovani ritenuti gli autori del lancio di sassi contro auto della polizia locale, prima di Atalanta-Fiorentina. Uno degli arrestati aveva in tasca foto di due giornalisti de «L'Eco», la cui sede nei giorni scorsi era stata imbrattata con scritte ingiuriose proprio contro alcuni giornalisti sportivi. L'arrestato non ha fornito spiegazioni sulle foto detenute, affermando anche di non sapere nulla delle scritte.

Due agli arresti domiciliari, un terzo con l'obbligo di dimora. Sono stati convalidati gli arresti dei tre tifosi (un quarto, minorenne, è stato denunciato) ritenuti gli autori di una sassaiola contro le auto della polizia locale nei pressi dello stadio prima della partita Atalanta-Fiorentina. Il processo è stato ora aggiornato al 4 maggio. I tre sono comparsi questa mattina, lunedì 6 aprile, davanti al giudice Valeria De Risi.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, domenica 5 aprile, tra le 11,30 e mezzogiorno, alcuni giovani incappucciati avevano lanciato sassi contro due pattuglie della polizia locale, ferme nella zona dello stadio. Il primo assalto era avvenuto dell'incrocio tra via Filotti e via Buozzi, dove una pattuglia della polizia locale era impegnata per il passaggio della «Settimana Bergamasca»; il secondo era scattato tra via Marzabotto e via Fossoli, dove gli agenti avevano posteggiato una delle auto messe a disposizione per il servizio di viabilità e ordine pubblico allo stadio.

Fortunatamente non c'erano agenti a bordo delle auto, che avevano riportato danni al parabrezza e al lunotto posteriore. Avvertiti dei danneggiamenti alle auto dei vigili, gli agenti della Digos avevano setacciato la zona concentrando le loro ricerche su una Volkswagen Golf che era stata vista allontanarsi dopo i raid.

Un'auto dello stesso modello è stata intercettata in via De Gasperi. Sulla macchina sono stati trovati sassi e un passamontagna: per questo i quattro ragazzi a bordo sono stati bloccati e condotti in questura, dove per i tre maggiorenni è scattato l'arresto. Per il minorenne c'è invece la denuncia a piede libero.

I tre arrestati - ventenni residenti in città e provincia - hanno rigettato le accuse. Il conducente, nonché proprietario della Volkswagen Golf sulla quale sono state trovate alcune pietre, si è difeso dicendo di aver tolte da un giardino e che le avrebbe portate in discarica, mentre il passamontagna gli sarebbe servito per coprirsi allo stadio durante l'accensione di una torcia, pure rinvenuta sull'auto.

Nelle tasche del giovane, la Digos aveva trovato anche trovato le foto di due giornalisti sportivi de L'Eco di Bergamo. Nel corso dell'interrogatorio, il giudice ha quindi chiesto il motivo di ciò: il giovane non ha saputo dare spiegazioni. Il fatto è stato collegato - dal magistrato - agli episodi di teppismo sfociati nel danneggiamento dell'esterno della sede de «L'Eco» in viale Papa Giovanni e in una serie di scritte ingiuriose, minacce e insulti contro alcuni giornalisti del nostro quotidiano. A questo proposito i 3 hanno detto di non sapere nulla.

Le scritte contro «L'Eco» erano comparse, nella notte tra martedì 31 marzo e lunedì 1 aprile, sui muri di Palazzo Rezzara, in viale Papa Giovanni, sede del nostro giornale. Nel mirino, in particolare, tre giornalisti della redazione che seguono l'Atalanta. Le scritte con gli insulti, realizzate con spray nero e azzurro erano comparse sulle facciate di viale Papa Giovanni, sul portone e sulle bacheche, ma anche in via Paleocapa e in altre zone della città. La Digos della questura aveva acquisito i filmati delle telecamere: nel video si vedono due persone, col volto coperto, che realizzano le scritte.

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