Sbloccati 170 milioni per gli enti lombardi
Garavaglia: «Aumenta la quota virtuosità»

In merito al recente riparto del plafond del Patto di Stabilità Territoriale di Regione Lombardia, che ha permesso di sbloccare oltre 170 milioni di euro per gli enti locali lombardi, interviene Massimo Garavaglia, assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione.

«Con questa operazione siamo riusciti anche quest’anno, con enormi difficoltà, a liberare spazi finanziari per gli enti locali lombardi, che hanno così potuto, a loro volta, sbloccare investimenti ed opere pubbliche sul territorio lombardo e dare fiato all’economia, grazie alla possibilità di pagare i fornitori e le aziende lombarde. I criteri di riparto - continua l’Assessore Garavaglia - sono oggettivi e stabiliti attraverso un accordo con Anci Lombardia e Unione Province Lombarde. In particolare, per il 2015 si è concordato di aumentare la quota ripartita tramite “indice di virtuosità” dal 12 al 20% del plafond. Inoltre viene confermata una quota del 5% per un plafond prioritario per i comuni colpiti dal terremoto del maggio 2012. E’ prevista, sempre per il 2015, una misura prioritaria per i comuni che devono provvedere a pagamenti in base a sentenze definitive o escussione di fidejussioni (situazioni equiparate a quella degli enti con debiti scaduti) o alla restituzione di somme a Regione Lombardia. Tale misura ha interessato 31 Comuni lombardi.

Su indicazione del Consiglio Regionale si è introdotta una seconda misura prioritaria, fino ad un massimo del 3% del totale assegnato al comparto e ripartito in proporzione alle richieste pervenute, per le seguenti iniziative urgenti: Comuni che hanno anticipato risorse alle province per la realizzazione di opere infrastrutturali, cofinanziate da Regione Lombardia; opere di bonifica connesse ad impianti sportivi avviate precedentemente all’introduzione delle norme sul Patto, per gli enti sotto i 5000 abitanti e non ancora ultimate; interventi di viabilità pedonale con priorità per i comuni da 10.000 a 20.000 abitanti.

«Quest’anno - conclude l’Assessore - abbiamo potuto procedere al riparto di settembre solo grazie ad una modifica alle previgenti norme stabilite dalla Legge di Stabilità 2015, fortemente richiesta da Regione Lombardia. Senza tale modifica, quindi, non avremmo potuto liberare questi spazi, in quanto il Governo aveva previsto che fossero destinati solo agli enti con debiti scaduti al 30 giugno 2014, un’esigua minoranza nella nostra Regione. Infatti, il primo riparto ha interessato solo 222 enti (217 comuni e 5 province) per 48,8 milioni di euro, mentre al secondo riparto ha potuto accedere la totalità degli enti locali lombardi».

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