Scandalo a luci rosse, assoltol’ex vicequestore Conti
Due anni a Fernando Briganti

Assolto l’ex vicequestore vicario Tommaso Conti, due anni per Fernando Briganti, ex comandante della polizia stradale Fernando Briganti. Sono queste le principali sentenze del processo sulle presunte tangenti a luci rosse, che sarebbero state pagate in questura in cambio di permessi di soggiorno a extracomunitari che non avevano i requisiti. «In questa giornata - ha dichiarato Conti - sto peggio di quando questa storia è cominciata. Ho sofferto per quattro anni, sapendo di non aver fatto nulla. Mi hanno rovinato la vita per aver servito l’Amministrazione pubblica per 30 anni. Mi dispiace soprattutto - ha concluso Conti - del fatto che, da quando è partita l’inchiesta, sono stato definito una mela marcia».I giudici si sono ritirati in Camera di consiglio e hanno deliberato intorno alle 12 di lunedì 6 ottobre. La vicenda era venuta a galla nel luglio del 2004. Si tratta di una doppia indagine, confluita poi in un unico procedimento, che ha visto coinvolti imprenditori, artigiani, carabinieri, poliziotti. Il filone principale dell’inchiesta riguarda le presunte tangenti - anche di natura sessuale - che per l’accusa sarebbero circolate in cambio di permessi di soggiorno rilasciati a immigrati che non ne avevano diritto. L’altro filone riguarda un presunto giro di prostituzione da night club che, secondo gli investigatori, alcuni degli imputati avevano coperto in cambio di favori sessuali. Venticinque le persone che erano state indagate dal pm Enrico Pavone. Le accuse, a vario titolo, andavano dall’associazione per delinquere alla corruzione, dal favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a quello della prostituzione. E proprio per l’associazione a delinquere, di cui erano accusati Marta Moisescu Camelia, Colombo Zucchelli, Tommaso Conti ed Enzo Di Donato, sono stati assolti tutti gli imputati.Queste le altre sentenze:Un anno con pena sospesa a Camelia Moisescu, la rumena ex compagna dell’imprenditore Colombo Zucchelli, al quale è stata comminata una pena (sospesa) di un anno e dieci giorni. Assolto Tommaso Conti, cinque anni (3 condonati per indulto) all’ispettore Enzo Di Donato, all’epoca dell’inchiesta una delle colonne dell’ufficio immigrazione della questura di Bergamo.Nove mesi indultati a Marco Mazzuccotelli, imprenditore di Corna Imagna che era accusato di aver regolarizzato tramite assunzione alcuni extracomunitari al solo scopo di farsi consegnare da ciascuno somme che variavano dai 200 ai 300 euro. Due anni, invece, (con pena sospesa) ad Adriana Dorina Vilciu, accusata di aver partecipato al giro di favori che secondo gli inquirenti prosperava nei due night gestiti da Franco Raele (nell’aprile 2006 aveva patteggiato un anno e 8 mesi). Per suo fratelli, Catalin Vilciu, un anno e 6 mesi (pena sospesa).Un anno e 6 mesi (pena sospesa) a Luca Caprino, un anno e 6 mesi (pena sospesa) a Pietro Gaetani e un anno e 6 mesi (indultati) a Gianmario Suardi: i tre erano accusati di accompagnare le ragazze dal night a casa e viceversa. Un anno e 10 mesi (pena sospesa), invece, ad Alessio Bonelli ex agente dell’ufficio immigrazione a cui era contestato di aver agevolato l’ottenimento di permessi di soggiorno ad alcune ragazze dei due night di Albino e Vertova in cambio di favori sessuali.Due anni (pena detentiva sospesa) a Fernando Briganti, due anni (pena detentiva sospesa) a Carmelo Trifiliò, l’ex carabiniere di Albino che - secondo l’accusa - oltre ad aver frequentato gratuitamente le ragazze dei due night in cambio della promessa di non effettuare controlli, si sarebbe reso responsabile anche di peculato in quanto avrebbe accompagnato le ragazze del night con l’auto di servizio.Un anno e 8 mesi (pena sospesa) a Gianfranco Gallo ex carabiniere di Albino, accusato di corruzione perchè avrebbe ottenuto prestazioni sessuali gratuite da una ragazza in cambio della promessa di non effettuare alcun controllo.Assolti Francesco Guzzi accusato di aver contraffatto tre ricevute della richiesta di permesso di soggiorno e Gennaro Fravola che era accusato di corruzione e falso ideologico per aver consegnato denaro a un funzionario della Regione perché agevolasse alcune pratiche riguardanti la sanatoria.Infine per Battista Rapis 6 mesi e 10 giorni (indultati), pure lui accusato di aver contraffatto tre ricevute della richiesta di permesso di soggiorno.Pirate bay: il sequestro non era applicabile(06/10/2008)

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