Scialpinismo, confronto aperto sulla nuova legge

Al momento è semplicemente una dichiarazione d’intenti, ma fra legislatore, rappresentanti del Cai e degli impiantisti, e naturalmente la Fisi si sta profilando un accordo sull’applicazione della nuova legge sullo sci. Pomo della discordia quel divieto di risalire le piste con le pelli di foca che la legge impone categoricamente. Venerdì sera, all’incontro, organizzato alla Borsa merci, sul tema «Libertà di sciare in sicurezza», dopo i preamboli di rito e l’introduzione di Rolly Marchi, vero e proprio mito del giornalismo d’alta quota al cui fianco sedeva il presidente della Fisi Gaetano Coppi, il dibattito è entrato subito nel vivo.

Per Gianantonio Arnoldi «la questione dello sci alpinismo è ancora aperta» e ritiene che ci siano tutte le condizioni per trovare un accordo. «Modificare la normativa sarebbe molto più laborioso, il legislatore può però fare da mediatore tra le parti sedendosi con esse attorno allo stesso tavolo: in fondo le soluzioni non mancano - ha detto Arnoldi -. Per assurdo potrebbe bastare un cartello con l’indicazione degli orari in cui si possono risalire le piste.

Sandro Lazzari presidente dell’Anef, l’associazione che riunisce i gestori degli impianti

ha affermato: «Non vogliamo, in alcun modo, fare la guerra agli sci alpinisti e nemmeno allo sci notturno, la questione da risolvere però è una e una sola: la sicurezza. Di giorno bisogna porre le condizioni perché gli sciatori possano utilizzare piste pensate con tutti i crismi, mentre di notte dobbiamo considerare che, al lavoro, ci sono i gatti delle nevi».

«Teniamo presente - è stata la replica di Vincenzo Torti, presidente del Cai regionale - che se punto focale è la sicurezza, allora la questione non è stata impostata molto correttamente: gli incidenti dovuti agli scontri tra sci alpinisti e discesisti rappresentano infatti una percentuale irrisoria. La legge col suo divieto perentorio non sembra però averne tenuto molto conto. Ciononostante prendiamo atto della disponibilità a trovare una soluzione».

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