Sculture di ghiaccio a Valbondione
Una realizzata dentro una valanga

«Giass e nef, Sculture di neve» era il titolo del concorso che per tre giorni ha tenuto banco a Valbondione e che domenica 4 gennaio ha eletto i vincitori.

Il primo premio è stato assegnato agli scultori Andrea Gaspari e Francesco Da Ballabio, della scuola di intaglio «Crape de Legn» di Ballabio. La loro opera, realizzata nei pressi del monumento ai Caduti di Bondione, raffigura uno scalatore intento ad agganciare un moschettone a un chiodo.

Molto ammirate - tutte classificate a pari merito al secondo posto - le altre sculture. Quella raffigurante, a Fiumenero, due scarponi che vengono tolti dopo una lunga camminata, realizzata da Emiliano e Andrea Alice Facchinetti, della scuola di intaglio e scultura di Trescore Balneario; quella, nei pressi della pista di fondo di Bondione, di Claudio Ferrarini e Luca Maffezzoli, della scuola di scultura di Trescore, raffigurante uno sciatore che finisce contro una casetta di legno, sfondandola.

E, ancora, la scultura, nel campo giochi di Bondione, raffigurante uno gnomo che scia, figura che la mitologia vuole abiti nei boschi montani (di Francesco Prina e Pietro Formenti, «Crape de Legn» di Paderno). E infine le due sculture realizzate a Lizzola: quella raffigurante la raccolta dei funghi realizzata da Nives Romelli e Anna Stancheris, della Compagnia del legno di Valle di Scalve e la scultura realizzata da Gianpaolo Pasini e Valentino Mai, di Piario, raffigurante la continua «lotta» tra l’uomo che tende ad occupare sempre più, con il cemento, ampi spazi naturali e la stessa natura.

Da segnalare la scultura realizzata fuori concorso nei resti della valanga 2013/14 nel canalone «Picinela».

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