C’è un rischio riorganizzazione degli istituti e un pericolo accorpamento per le scuole con meno di 50 alunni. A lanciare l’allarme è la Cisl scuola di Bergamo, in occasione di un’assemblea rivolta alle Rsu: preoccupa la situazione in cui si verrebbero a trovare 9 istituti comprensivi e 3 scuole superiori, a rischio riorganizzazione della parte amministrativa e direttiva, e 37 plessi scolastici con meno di 50 alunni che potrebbero essere accorpati ad altre scuole. «I numeri sono ricavati dal decreto legge del 7 ottobre 2008 – precisa Vincenzo D’Acunzo, segretario provinciale Cisl -: l’articolo 3 parla di ridimensionamento delle istituzioni scolastiche, nell’ottica della razionalizzazione della rete».Una riorganizzazione del sistema che - spiega la Cisl - deve essere gestita dalle Regioni e dagli enti locali che entro il 30 novembre di ogni anno scolastico a partire dal 2009, dovranno presentare dei piani di ridimensionamento delle scuole, pena il commissariamento dell’ente. Potrebbero essere oggetto di riorganizzazione, perdendo la presidenza e parte del personale Ata, per esempio gli istituti comprensivi Nullo e Petteni di Bergamo, quelli di Borgo di Terzo, Leffe, Ponteranica, San Pellegrino,Ma il provveditore getta acqua sul fuoco. «In un momento come questo, in cui ancora la normativa non è stata definita – dichiara il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Luigi Roffia - è inopportuno dare qualunque tipo di indicazione su quante e quali saranno le scuole eventualmente interessate. Non si possono e non si devono creare allarmismi: a breve comunque ci sarà un incontro a Milano. Sono comunque tranquillo in quanto la realtà bergamasca è tra le più virtuose in forza di quanto già fatto dieci anni or sono».(17/10/2008)
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