Mercoledì 15 Aprile 2009
Scuole paritarie, più iscritti
Ed è boom per le medie

«La scuola paritaria riscuote evidentemente la fiducia delle famiglie - commenta monsignor Vittorio Bonati, delegato vescovile per la scuola - ed è una fiducia spalmata su tutto il territorio, dato che non abbiamo casi di concentrazione del consenso, cosa che potrebbe essere legata a situazioni specifiche o contingenti. In generale possiamo dire che questo dato ci conforta, perché, come si sa, la parificazione economica è ancora lontana, nonostante la Lombardia sia la regione che più investe per il diritto allo studio e la libera scelta delle famiglie». Tornando ai dati si rileva che gli alunni delle scuole cattoliche della nostra diocesi sono passati dai 2.328 del 2004 agli attuali 2.962.
«Da parte nostra - sottolinea monsignor Bonati - come scuola cattolica intendiamo impegnarci sempre di più per le famiglie, tenendo presenti due linee guida. La prima è la risposta alla domanda di formazione. Ci rivolgiamo soprattutto ai bambini e ai ragazzi che più ne hanno bisogno per motivi personali e familiari, ma anche per difficoltà sociali, o per obiettive condizioni di svantaggio, come la disabilità o l'essere stranieri: la scuola cattolica è nata per questo. Offrendo sempre, e questa è la seconda indicazione, una qualità di scuola molto alta, con l'ambizione di contribuire a formare la classe dirigente del territorio». In città tra le scuole medie maggiormente in crescita ci sono le Figlie del Sacro Cuore, l'Imiberg e le Sacramentine. In provincia, La Traccia di Calcinate, la Congregazione Sacra Famiglia di Martinengo, la Sacra Famiglia di Seriate, i Padri Giuseppini del Murialdo di Valbrembo e il Sacro Cuore di Villa d'Adda.
«Il prossimo anno apriremo la terza sezione delle medie - conferma suor Maria Vecchi, superiora dell'Istituto scolastico Sacramentine -. Due le richieste che spingono i genitori a scegliere il nostro istituto: un corpo docente stabile e il desiderio di una scuola che dia ai propri figli coordinate certe a livello disciplinare. Le famiglie chiedono serietà, cosa che noi a nostra volta chiediamo ai nostri ragazzi, unitamente ad un grande impegno - sottolinea suor Maria - perché pensiamo che fin da piccoli debbano acquisire quel senso di responsabilità che li porterà a rispondere su ciò che saranno chiamati a fare». Le scuole cattoliche accolgono studenti di tutte le estrazioni sociali, perché comune è la preoccupazione delle famiglie, soprattutto di quelle che hanno i figli nella fascia d'età della scuola media: «Sono gli anni che spaventano di più - commenta ancora suor Maria - e in effetti il passaggio dalle scuole elementari alle medie è un salto importante». Tra i fattori che in questi ultimi anni hanno contribuito a orientare la scelta delle famiglie verso le scuole paritarie c'è anche il buono scuola voluto dalla Regione Lombardia: «Molte famiglie purtroppo ci dicono chiaramente che non riescono a sostenere la retta - sottolinea monsignor Sana, rettore del Collegio vescovile Sant'Alessandro -. Certamente contributi maggiori sarebbero garanzia di una vera libertà di scelta educativa dei genitori». A livello regionale nel triennio 2005-2008 gli allievi delle scuole (statali più paritarie) sono aumentati del 4,2% passando da un milione e 296.186 a un milione 351.170.
Nelle paritarie si sono iscritti lo scorso anno 12.815 studenti in più pari a un aumento del 5,3% (nel 2005 erano 240.066 iscritti). Anche a livello regionale l'aumento più consistente è nelle medie: +14,5%, pari a 25.034 studenti; tre anni fa erano 21.858. Nelle primarie l'aumento è del 9,2% (da 35.885 a 39.179) e nelle superiori dell'8,9% (da 31.202 a 33.975). Più stabili i dati delle scuole d'infanzia, dove l'aumento è solo dello 0,9% (da 153.296 a 154.693). Sempre in Lombardia, su 7.724 scuole, 2.480 sono paritarie, pari al 32%. Tiziana Sallese
e.roncalli
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