Seminò il panico in città, quarantenne torna libero dopo la condanna a 5 anni

L’anno scorso si beccò 5 anni e 4 mesi di reclusione per rapina, tentata rapina, furto, resistenza e lesioni. Tuttavia, per un vizio tecnico, la condanna era stata annullata in appello a Brescia. A distanza di 24 mesi, un quarantenne di Bergamo, si è visto riappioppare 5 anni e 6 mesi per gli stessi reati, oltre al pagamento di una multa di 2 mila euro. La condanna si riferisce ad un episodio accaduto il 26 marzo del 2004. Quel giorno, l’imputato venne sorpreso alla guida di una Renault Espace da una pattuglia di motociclisti della polizia locale. Siccome l’auto era stata rubata un’ora prima in via Leopardi, l’uomo si diede alla fuga. Cominciò così un inseguimento a rotta di collo nelle vie della città: via San Bernardino, Greppi, Palazzolo, Previtali, Palma il Vecchio, Nullo, Garibaldi e Lapacano. L’automobilista venne infine bloccato, dopo aver tamponato un’auto, e aver opposto resistenza ai vigili motociclisti. Oltre al furto d’auto si trovò a rispondere anche dello scippo della borsa ad una ragazze e di un tentato scippo. Durante le operazioni di identificazione una ragazza lo aveva riconosciuto come autore di uno scippo nei suoi confronti. La sera prima, poi, avrebbe fatto un altro tentato scippo in città. Morale della favola, dopo una sentenza annullata e un’altra confermata, il quarantenne è ora a piede libero.

(26/10/2005)

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