Seriate, vuote le casse comunali:
farmacia in vendita e aumento Irpef

Un Consiglio comunale ad alta tensione quello di lunedì scorso a Seriate. Il sindaco Cristian Vezzoli ha portato due argomenti caldissimi: l’alienazione della farmacia comunale di Paderno e l’aumento dell’Irpef dallo 0,3 allo 0,55 per cento.

Logico aspettarsi la reazione vivace delle minoranze. E così è stato. Anche perché i malumori circolavano già da giorni, con tanto di volantini distribuiti in città contro la vendita della farmacia comunale numero 1, quella di via Paderno (la seconda, la numero 2, si trova invece all’interno dell’Iper, ndr).

I volantini li ha citati anche il sindaco Vezzoli durante il Consiglio comunale: «Erano firmati da un sedicente gruppo “cittadini indignati”. Beh, indignato sono io! - ha detto Vezzoli - abbiamo preso decisioni gravi e sofferte (vendita della farmacia e aumento dell’irpef), non volute da me, ma imposte dal governo Renzi per i soldi che non ci dà più. Costretto e indignato, così mi sento».

E via di cifre, a dimostrare una situazione patrimoniale che lascia poco spazio alla fantasia. Nel 2011 sono entrati 1.843.000 euro di oneri di urbanizzazione, solo 448mila nel 2014, e forse 400mila nel 2015; trasferimenti dallo Stato: 3.577.000 nel 2011, solo 829mila nel 2015. Tra gli impegni da mantenere a tutti i costi il contributo alle scuole paritarie: «Destineremo 25mila euro alle scuole paritarie: è un impegno serio della Giunta e del sindaco».

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