Sessanta lavoratori in nero in un’azienda di Romano

Le indagini della GdF di Treviglio erano scattate il 25 luglio dell’anno scorso: le documentazioni sequestrate hanno portato da una cooperativa a una srl, poi in un laboratorio clandestino di Fontanella

Continua la lotta della Guardia di Finanza al lavoro nero in Bergamasca. Un’indagine avviata nel luglio scorso a Treviglio ha portato a scoprire che una socierà a responsabilità limitata di Romano di Lombardia - intestata a un nigeriano di 48 anni - aveva utilizzato fra il 2001 e il 2002 ben 60 lavoratori in nero, di cui 12 erano addirittura clandestini. Nel corso di controlli a una cooperativa i militari avevano trovato cinque lavoratori non iscritti al libro matricola e due immigrati senza permesso di soggiorno. Era scattata una prima denuncia. Dalla documentazione sequestrata si è poi scoperto che la cooperativa prestava i dipendenti alla srl, che così abbatteva i costi di gestione: per questo è scattata anche una denuncia per intermediazione di manodopera. Successivi sviluppi hanno portato anche a Fontanella, in un laboratori clandestino gestito da cinesi: anche qui due clandestini e due lavoratori in nero. Il titolare è stato denunciato.

(18/10/2002)

Su L’Eco di Bergamo del 19 ottobre 2002

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