Sette anni sulle strade: prostituta bosniacasi ribella ai suoi aguzzini. Due fermati a Perugia

L’incubo della 24enne era cominciato a Bergamo, dove era arrivata con la promessa di un lavoro: invece era finita in un container, costretta a lavorare da mattina a notte

Per cinque anni, da quando la giovane bosniaca era ancora minorenne, l’avevano costretta a prostituirsi da mattina a notte sulle strade della nostra provincia. Quando non lavorava la chiudevano in un container senza finestre alla periferia di Bergamo. La picchiavano se guadagnava poco o tentava di ribellarsi. Ora gli aguzzini della ragazza - una donna bosniaca di 32 anni e un albanese di 28 - sono stati fermati ieri sera a Perugia dalla polizia: sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, estorsione aggravata e riduzione in schiavitù. La loro vittima, 24 anni, è stata avvicinata dagli agenti ai quali ha confessato di essere arrivata allo stremo delle forze. Con l’aiuto della Comunità Papa Giovanni XXIII di Perugia, alla quale è stata affidata, la ragazza è stata tolta dalla strada. Era arrivata in Italia sette anni fa su un gommone con la promessa di un lavoro: aveva raggiunto Bergamo in treno. E proprio qui era cominciato il suo incubo, che negli ultimi due anni e mezzo era continuato sulle strade di Perugia.

(15/01/2003)
Su L’Eco di Bergamo del 16 gennaio 2003

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