Sgominata ad Agrigento «banda del gasolio» tre gli arrestati c’è anche un bergamasco

Un bergamasco di Castelli Calepio, Giuseppe Plebani, 63 anni, è stato arrestato con altre quattro persone, sospettate di far parte della cosiddetta «banda del gasolio», sgominata la scorsa notte dai carabinieri di Agrigento. Oltre che al bergamasco, i provvedimenti restrittivi hanno interessato anche Angelo Varesi, 51 anni di Sant’ Angelo Lodigiano (Mi), Paolo Raviola, 41 anni di Modena (agli arresti domiciliari), Orazio Melegari, 41 anni di Bovolone (Vr), Loretta Calligaro, 44 anni di Castelmassa (Ro). In carcere è finito solo Varesi, a tutti gli altri sono stati concessi gli arresti domiciliari.

Sono state invece notificate in carcere le ordinanze di custodia cautelare a carico dei fratelli Stefano e Francesco Piro, 41 e 37 anni di Siciliana, e dell’agrigentino Raimondo Oreto, di 26 anni.

Quattro indagati sono riusciti a sfuggire all’arresto e vengono ora ricercati.

L’organizzazione, a detta degli investigatori, aveva ramificazioni in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Veneto, oltre che in Sicilia.

L’ammontare complessivo della truffa - che ha coinvolto anche Agip, Erg e Q8 - sfiora i due milioni di euro.

L’inchiesta, denominata «Oro nero» è il proseguimento di un’altra indagine portata a termine alcuni mesi fa. L’organizzazione, servendosi solitamente di società e aziende sull’orlo del fallimento, riuscivano a ottenere il rilascio di card per il prelievo di gasolio il cui pagamento sarebbe dovuto avvenire di norma entro 30/40 giorni. Durante questo periodo, secondo quanto accertato dai carabinieri, l’organizzazione riusciva anche a prelevare ogni notte 5 mila litri di gasolio, carburante che non veniva mai pagato in quanto nel frattempo i conti correnti forniti a garanzia erano stati svuotati. Il gasolio veniva poi rivenduto a prezzi molto più bassi di quelli di mercato. L’organizzazione si era pure specializzata in truffe di generi alimentari.

(01/12/2004)

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