Smog, ancora polveri e ozono Il primo blocco sarà a novembre

Il vero problema di quest’anno è legato al forte anticipo con il quale si sono registrati livelli oltre la soglia critica. Non vengono più contati i giorni di allarme o di attenzione, passati i quali scattava in automatico il blocco delle auto

L’inquinamento dell’aria resta alto, sia in città che in provincia, con livelli molto sopra la norma, almeno per questa stagione, oltretutto considerando che gli impianti di riscaldamento sono ancora spenti.

Il valore limite previsto dalla nuova normativa regionale è fissato a 50 microgrammi per metro cubo: questa mattina la centralina di Bergamo-via San Giorgio ha segnalato 57 microgrammi per metro cubo, 59 a Osio Sotto, 67 a Lallio e 74 a Treviglio.

Per l’ozono invece il livello è stato superato a Bergamo, in via San Giorgio, con 191 microgrammi (su un valore limite di 180). 229 i microgrammi rilevati invece dalla centralina situata in via Goisis, nella zona del Monterosso.

A proposito della nuova normativa regionale - che per le polveri ha tra l’altro abolito il vecchio livello di allarme (75 microgrammi) - va ricordato che la Lombardia aveva deciso di passare al contrattacco in anticipo.

Per combattere lo smog è già stato deciso il blocco delle auto non catalitiche nei giorni feriali dal 1° novembre al 20 dicembre e dal 7 gennaio al 28 febbraio.

A questo provvedimento sono state affiancate un massimo di quattro domeniche di blocco totale dalle 8 alle 20: per ora però non sono indicate le date di questi ulteriori stop.

Il vero problema di quest’anno è legato al forte anticipo con il quale si sono registrati livelli oltre la soglia critica. Non vengono più contati i giorni di allarme o di attenzione, passati i quali scattava in automatico il blocco delle auto.

Ora tutto è rimesso alla decisione del presidente della Regione, o in sede locale al sindaco: spetta a loro decidere, a fronte di una situazione di grave inquinamento, se attuare uno stop della circolazione.

(22/09/2003)

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