Smog, stop ai diesel Euro 2
A piedi una domenica al mese

Tutti d'accordo con Massimo Bandera, assessore all'Ambiente di Bergamo, i 37 Comuni dell'area critica riunitisi per studiare le misure anti-inquinamento. Dal 15 ottobre 2012 stop ai diesel Euro 2. Inoltre, da novembre 2012 a marzo 2013, centro chiuso alle auto una domenica al mese.

Tutti d'accordo con Massimo Bandera, assessore all'Ambiente di Bergamo, i 37 Comuni dell'area critica riunitisi per studiare le misure anti-inquinamento. Dal 15 ottobre 2012 stop ai diesel Euro 2. Inoltre, da novembre 2012 a marzo 2013, centro chiuso alle auto una domenica al mese.

Lo stop ai diesel Euro 2 è il provvedimento, che era già stato ventilato ed è diventato ufficiale, più importante scaturito dalla riunione. Finora lo stop ai diesel Euro 2 era a fasce orarie; dal 15 ottobre 2012 e fino al 15 aprile 2013 (appunto nella stagione termica) il divieto sarà totale, 24 ore su 24, anche se ci saranno deroghe: gli over 65 potranno infatti continuare a guidare la loro auto vecchia.

Dai dati Aci 2011 risulta che in tutta la provincia di Bergamo ci sono stati 28 mila veicoli radiati (tra i quali è presumibile considerare numerose auto vecchie e inquinanti), mentre erano 33 mila i diesel Euro 2 secondo uno studio del Comune nel 2010. Si stima che saranno più di 10 mila i diesel Euro 2 che dovranno fermarsi.

Un secondo provvedimento dice inoltre che dal novembre al marzo prossimi, nell'ambito di un'azione di sensibilizzazione per il grave problema dell'inquinamento, tutti i centri storici dei 37 Comuni dell'area critica saranno pedonalizzati una volta al mese.

Bandera ha sottolineato che sono decisioni scaturite dopo una prima fase nella quale sono state studiati i provvedimenti adottati da altre aree critiche, come quella di Milano, e ha rilevato che «è inutile rincorrere l'emergenza in modo non strutturale come è successo a Milano e inoltre noi abbiamo puntato all'unanimità dei consensi tra tutti i 37 Comuni dell'area critica bergamasca».

Bandera auspica anche la collaborazione dei cittadini per ridurre l'inquinamento. Parlando di riscaldamento, l'assessore ha ricordato che sono stati effettuati 1.750 controlli sulle caldaie, che sono state inviate 900 diffide e che 500 cittadini hanno già cambiato caldaia o adottato le necessarie modifiche all'impianto, pensando sia al fattore ecologico, sia a quello della sicurezza.

L'assessore all'Ambiente ha anche preannunciato che in settimana sarà presentato un protocollo d'intesa con i commercianti sul tema del trasporto delle merci. Infine, i Comuni sono orientati a ricorrere non soltanto alla Regione, ma anche al ministero competente e all'Unione Europea per studiare soluzioni e denunciare problemi.

C'è da vedere se i provvedimenti varati saranno sufficienti ad allentare la morsa dello smog a Bergamo. Tira infatti una brutta aria. I valori delle polveri sottili segnano un 2011 nero, in controtendenza rispetto ai miglioramenti registrati nell'ultimo biennio.

Secondo il dossier di Legambiente, infatti, l'anno scorso la centralina Arpa di via Garibaldi (presa a riferimento, perché la più critica) ha contato 98 giorni di sforamento del limite di 50 microgrammi al metro cubo di Pm10, contro i livelli di 72-73 giorni del 2009 e 2010 e raggiungendo quasi i 108 giorni dell'annus horribilis che fu il 2008. La città è quindi fuorilegge rispetto alla normativa europea, che consente, al massimo, 35 superamenti in un anno.

I dati - contestati da Palafrizzoni che li considera comunque poco attendibili, «perché sul 2011 non ci sono ancora i rilevamenti definitivi dell'Azienda regionale per la protezione dell'ambiente», sostiene l'assessore all'Ecologia Massimo Bandera - posizionano quindi la nostra città 14ª nella graduatoria nazionale dell'inquinamento atmosferico (con una media annuale di concentrazione di polveri sottili di 41 microgrammi al metro cubo) e 7ª in quella regionale. Ben otto capoluoghi lombardi su 12 si classificano tra i primi sedici posti, decretando il ben poco lusinghiero primato delle città lombarde come campionesse di smog nel 2011 e dimostrando come il problema dell'aria riguardi soprattutto la Pianura Padana.

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