Cinque salvagenti agganciati ad una corda lunga trenta metri: sono quelli che l’Amministrazione comunale di Fara d’Adda ha posizionato questa mattina lungo il tratto del fiume che scorre nel proprio territorio, spesso teatro di annegamenti. I salvagenti sono stati posizionati nei punti maggormente frequetati dai bagnanti, anche se in zone dove la balneazione è vietata. Tre salvagenti sono stati messi nei pressi di un prato molto «gettonato» dai bagnanti (dove le cronache hanno registrato nel corso degli anni più di un annegamento), uno all’altezza del punto in cui l’Adda interseca il canale dell’Italcementi e un altro alla diga di Sant’Anna, dove lo scorso anno era morto annegato un cittadino della Sierra Leone.Chiaro l’appello del sindaco, Valero Piazzalunga: «I salvagenti non sono stati messi lì né per gocare né per essere rubati dai soliti ignoti: è un problema di coscienza, sono strumenti che possono salvare una vita umana».Roggia intasata, acqua alta in due villette(27/06/2008)
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